Giovedì 12 maggio sarà ricordata a San Marco in Lamis la figura e l’opera di uno dei più grandi romanzieri contemporanei della nostra terra. Lo si farà con un originale e nutrito libroforum, che ha per titolo: Nino Casiglio, memoria e identità di un territorio (a 100 anni dalla nascita).
L’intellettuale è nato a San Severo, dove ha vissuto ed operato fino al 1995, anno della sua scomparsa. Uomo di scuola è stato un attento e lungimirante educatore e guida illuminante per le nuove generazioni. A guidarlo nella vita sociale e politica è stato il suo fermo credo socialista, fatto di passione e di altruismo. Poco incline al compromesso partitico, per due anni diresse la città come sindaco, ammirato ed osannato dalla popolazione per la sua statura morale e il suo impegno per la giustizia sociale.
Chi scrive ha avuto modo di conoscerlo, proprio in quegli anni, presso la sua abitazione e ne restò molto colpito dal suo carattere schietto e sincero. Si parlò di giovani e delle novelle idee rivoluzionarie ossia di quelle del ’68, giunto qui, nel meridione con qualche anno di ritardo. Mi piacque e vidi in lui da subito un maestro a cui chiedere puntualmente consigli. A quel tempo il sottoscritto operava in Federazione ed era dirigente della FGSI assieme ad altre giovani vedette del luogo, come Michele Santarelli (futuro sindaco di San Severo) e tanti altri.
In una di quelle sere, a conclusione di un corteo giovanile di protesta del momento, tenni assieme al dirigente provinciale della FGCI (credo che si chiamasse Magnolini) un comizio in piazza municipio, concluso da Angelo Ciavarella, allora segretario provinciale del partito. Fu un successo pieno, mai più ripetuto.
Riprendendo il discorso di cronaca va detto che a proporci l’iniziativa in parola è la Fondazione Soccio, unitamente all’associazione culturale “Quale Sammarco”, un tempo editore anche di un omonimo periodico e ritornata alla ribalta culturale locale con rinnovato vigore ed intraprendenza. Ovviamente il tutto si muove sotto l’egida e il patrocinio dell’Ente comunale, diretto dal sindaco Michele Merla.
La manifestazione avrà luogo, con inizio alle ore 17,30, presso l’Auditorium della predetta Fondazione, sita al primo piano del Palazzetto della Biblioteca Comunale ubicato nella centralissima piazzetta Carlo Marx, 1.
Dopo i rituali saluti delle autorità, interverranno di seguito: Antonio Motta, per conto del Centro “Leonardo Sciascia”, con una testimonianza tutta sua; Raffaele Cera, già preside del Liceo Classico “Tonti” di San Severo con il suo “Lato profetico in Nino Casiglio”; Tonino Daniele, Procura della Repubblica di Foggia, sul tema “A proposito di giustizia. Omaggio a Nino Casiglio”; Antonio Rosario Daniele dell’Università di Foggia, offrirà le sue “note critiche su “Il Conservatore”, primo romanzo dell’autore; lo storico Pasquale Corsi dell’Università di Bari si intratterrà ad illustrare “ la coscienza del territorio negli scritti di Nino Casiglio”. Modererà i lavori, Raffaele Fino, già docente di Lettere alle Superiori, politico di lungo corso e sindaco della città, nonché dirigente negli ultimi decenni del movimento socialista locale.
Con gli interventi verrà fuori l’intera produzione dell’autore, costituita, principalmente, a parte il il già citato “Il conservatore” (Vallecchi 1972), dai romanzi: “Acqua e sale” (Rusconi, 1977); “La strada francesca” (Rusconi, 1980); “La dama forestiera” (Rusconi, 1983), che vede come attiva protagonista la moglie del principe di San Severo, Michele di Sangro. Altri racconti sono andati in vetrina postumi. Buon lavoro!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.