Rientrato l’allarme circa il possibile taglio del numero dei chilometri serviti dall’Ataf, la Regione chiede alle aziende TPL la copertura del 35% dei costi con la bigliettazione. “Giusta richiesta – dice la segreteria della Fast Confasl – ma servono gli autobus, e l’Ataf, con pochi e vecchi mezzi, è ormai allo stremo”.“La Regione ha rassicurato: nessun taglio del numero dei chilometri serviti dall’azienda di trasporto pubblico urbano. Sarebbe stato un grave danno per lavoratori dell’Ataf e per i cittadini.
Ma non è tutto oro ciò che luce, perché quel che serve realmente alla città e all’azienda sono i mezzi necessari a garantire il servizio, dunque gli autobus”.Così la segreteria cittadina della Fast Confsalin merito alla riorganizzazione del TPL che la Regione si accinge a mettere a punto. L’assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Giannini, con una dichiarazione rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno ha precisato che gli interventi allo studio di Regione e Provincia non si tratta di riduzione bensì di una redistribuzione dei chilometri nei diversi comuni in cui è attivo il TPL. La Regione ha intenzione, in sostanza, di calibrare i collegamenti e riequilibrare le entrare partendo dalla bigliettazione. Dal 2020 le società di trasporto pubblico potranno fruire del 65% di contributo pubblico, e il restante 35% dovrà essere coperto dagli introiti della vendita dei biglietti. “Bene i vincoli che saranno imposti”sottolinea la Fast Confsal “Ci auguriamo valgano per tutti, Foggia compresa. Ma il capoluogodauno dovrà faticare, e non poco, per raggiungere il 35%. Oggi, con i pochi e vecchi mezzi a disposizione, e l’alta percentuale di passeggeri non paganti, riesce a raggiungere un misero 10% dalla vendita dei biglietti”. Per la Fast Confsal, infatti, il vero problema da affrontare è il rinnovo e l’integrazione del parco mezzi a disposizione di Ataf.“La flotta bus a disposizione dell’azienda foggiana non riesce a soddisfare il servizio” ricorda il sindacato “Nonostante il bacino di utenza da coprire sia fruito da centinaia di studenti, pendolari e cittadini che arrivano dalla provincia, ogni giorno l’Ataf è costretta a sopprimere una media di dieci corse a causa della vetustà dei mezzi”. La Fast Confsal torna a ribadire la necessità di un risanamento dell’azienda, che oggi versa in condizioni drammatiche, con azioni mirate: “E’ necessario il ripristino e l’efficientamento della flotta bus con mezzi nuovi ( EURO VI ), per soddisfare il servizio giornaliero previsto dalla carta dei servizi; il rafforzamento delle attività manutentive, soprattutto per la vetustà della flotta, nonché l’acquisto di apposita strumentazione diagnostica adeguata alle necessità manutentive; la messa a punto di seri controlli antievasione, con particolare attenzione ad inizio mese/settimana; la verifica ed l’eventuale rivisitazione dell’ accordo con Ferrovie del Gargano per il biglietto unico; la verifica degli incassi della sosta tariffata”. Fondamentale per Fast Confsalè l’intervento delle istituzioni nazionali, regionali e provinciali, ognuno per il proprio livello di governance. Nello schema che segue, è illustrata la composizione finanziaria delle risorse per il TPRL:La Fast Confsal fa appello al Presidente Emiliano, all’Assessore Giannini, al Presidente della Provincia e al Sindaco di Foggia, affinché attivino le procedure necessarie areperire le risorse destinate al rinnovo del materiale automobilistico per il servizio urbano della citta di Foggia. In particolare la segreteria sindacale chiede di conoscere se l’Ataf, attraverso il Comune di Foggia, abbia partecipato al bando pubblico SMART GO CITY per finanziamenti (68 mln di euro)destinati alla mobilità sostenibile, con mezzi dunque non inquinanti, del TPL della Regione Puglia. “Le uniche notizie in nostro possesso riguardano la partecipazione e la selezione di ben dieci comuni del barese” rimarca la Fast Confsal “Non abbiamo traccia di domande presentate da Foggia, nonostante la città capoluogo sia la terza per maggiore percentuale di emissione di PM10 derivanti da traffico veicolare urbano, come da graduatoria dell’Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera”. Per SMART GO CITY sono state attivate procedure cosiddettea sportello “Dunque sono state finanziate le prime domande presentate” sottolinea il sindacato “Una procedura che ci lascia perplessi perché non in linea con quanto previsto dalladelibera della Regione Puglia n°2107 del 11 novembre 2013, che prevedeva il riparto dei fondi destinati all’ammodernamento del parco rotabile a in base alla valutazione della graduatoria dei Comuni pugliesi derivanti proprio dall’Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera, in cui Foggia è terza in graduatoria”. Al Comune, all’Assessore all’Ambiente e Mobilità il sindacato chiede di conoscere se Foggia ha partecipato al bando, ed eventualmente con quali risultati, soprattutto alla luce delle modalità di selezione previste dal bando.
N.B. Comunicato stampa dell’organizzazione sindacale.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.