Parafrasando lo sceneggiato poliziesco in programma alla TV, potrebbe intitolarsi “I Bastardi di …”, se a qualcuno venisse in mente di scrivere un volume ispirato ad alcuni turpi episodi, accaduti negli ultimi tempi, a Rignano Garganico.
Il riferimento è agli incendi a case ed auto consumatisi a più riprese nel semideserto Centro storico o all’avvelenamento di quattro cani, accaduto nella prima mattinata di ieri sull’ampio prato dell’ex-Centro di riabilitazione “Padre Pio”. Testimone del fatto, è stata la consigliera comunale alla Cultura e Grotta Paglicci, Viviana Saponiere, avvocato. Ecco il racconto che ci fa, peraltro diventato da subito assai appetito e letto sul profilo face book dell’interessata. A suo dire, mentre guidava la sua mini-muta di cani al guinzaglio, all’improvviso nota che un cane bassotto di colore marrone scuro si sta dimenando a più non possa sull’erba, emettendo strani guaiti di dolore. Lascia i suoi e si avventa sul malcapitato per verificare di che cosa si trattasse e semmai corrispondere alla bisogna, in virtù della sua maturata esperienza sul campo e soprattutto facendo leva sul suo sconfinato amore verso gli amici dell’uomo per antonomasia. A prima acchito si accorge subito che è stato avvelenato, guardando la strana bava blu formatasi sulla bocca e i resti delle presunte ‘polpette’ sbriciolate sul terreno. Intanto, i suoi tre bei cuccioli hanno azzannato anche loro pezzi dell’appetitoso “alimento” e stanno in quel momento dimenandosi, addolorati. Quindi, fatta la telefonata per denunziare il primo caso all’ufficio veterinario dell’Asl distrettuale di San Marco, si mette a disposizione dei suoi amici. In primo luogo li costringe ad uno ad uno a mettere in atto i conati di vomito e poi ad evacuare il vitto incautamente ingerito. Così i tre animali, che ella porta a spasso con manifesta sportività, tornano in sé e si salvano. Nel frattempo giunge il mezzo di soccorso per il bassotto, sottoposto pochi minuti dopo prima alla visita del veterinario Michele Pio Sfirro, e poi ad una salutare lavanda gastrica. Al momento non si sa ancora se ce la fa. La Saponiere si promette di lì a poco di far partire una denunzia contro ignoti, indirizzata alle autorità competenti, auspicandosi nel contempo che venga preso subito il colpevole. E questo perché non si tratta, a suo dire, di un soggetto innocuo, ma di una vero criminale, che una volta acciuffato, potrebbe passare i peggiori guai di giustizia della sua vita. Altresì, ci ha detto: “al momento va ringraziato doverosamente il veterinario Sfirro, per la sensibilità dimostrato sul caso”. Poi rivolgendosi ai patiti come lei conclude: “attenzione quando portate a passeggio i vostri animali e guardatevi attorno, per evitare brutte sorprese, come quella da me vissuta!” In serata si è appreso che anche il bassotto è salvo. Insomma, il tutto è finito a lieto fine, come nelle commedie.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.