Sostegno da parte di Confesercenti Foggia all’allarme lanciato da Coldiretti Puglia sull’aumento dei prezzi per i consumatori ad un tasso superiore di 40 volte quello dell’inflazione.
L’associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura pugliese denuncia una sproporzionata forbice dei prezzi dal campo ai banchi dell’ortofrutta e una distorsione che si crea lungo la filiera provocando pesanti squilibri tra il prezzo corrisposto al produttore e quello pagato dal consumatore finale.«Concordo con Coldiretti sulla necessità – commenta Luigi Giannatempo, presidente provinciale della Distribuzione Organizzata del settore Alimentare di Confesercenti Foggia – di una grande azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale per garantire che dietro tutti i prodotti agricoli e agroalimentari in vendita, italiani e stranieri, ci sia un percorso di qualità che riguardi l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore. Dissento, invece, sul tentativo, a mio avviso, di strumentalizzare una causa giusta per fare pubblicità ai propri mercati organizzati con una dubbia comunicazione che penalizza la concorrenza».L’analisi prosegue «Le imprese della distribuzione organizzata del nostro territorio – aggiunge Giannatempo – salterebbero volentieri il passaggio dell’intermediario ed acquisterebbero dai produttori locali se solo ci fosse l’offerta dei prodotti richiesti dai consumatori, come del resto facciamo con altri prodotti del territorio. Sappiamo tutti che nella nostra regione manca l’offerta dei prodotti in questione e che la merce proviene tutta dalla Sicilia con un notevole aggravio di costi per le aziende della distribuzione locali, determinati anche dal costo del trasporto». «Fateci sapere chi sono i produttori locali – conclude – che possono garantirci il prodotto e saremmo felici di acquistarlo direttamente e distribuire il beneficio che ne deriverebbe dalla filiera corta a produttori e consumatori».
N.B. Comunicato stampa della Confesercenti di Foggia
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.