Valorizzazione e tutela del patrimonio “pane”. Anche i panificatori di Foggia alla kermesse di Matera.
“Ci sarà anche una folta delegazione di panificatori di Foggia, dei Monti Dauni e del Gargano alla riunione organizzativa del grande evento che si terrà in concomitanza con “Matera 2019”, kermesse culturale internazionale. Si tratta di un convegno per la valorizzazione e la tutela del patrimonio “pane” del centro sud e delle isole organizzato da Fiesa Assopanificatori Nazionale che si terrà nel prossimo mese ottobre. La riunione organizzativa preliminare si terrà il 9 giugno, alle ore 10, presso la sede della Confesercenti di Matera (via Ugo La Malfa, 3/b). Sarà una grande kermesse dove tra i protagonisti ci sarà anche il pane prodotto dai panificatori di Foggia e provincia. Sarà l’occasione per parlare del suo ruolo nel sistema alimentare umano, associato al concetto di “Pane Patrimonio Culturale dell’Umanità” e “Strumento Strategico” di sviluppo delle imprese dell’artigianato alimentare. Uno degli slogan di Matera 2019 recita: “Il nostro cuore è al centro delle esperienze comuni: passioni, emozioni, sogni”. Facciamo in modo che il Pane della nostra provincia possa essere davvero considerato arte, cultura e artigianalità; ovvero esperienze sensoriali da vivere, provare e sentire grazie alla grande artigianalità dei panificatori”. Questo è il comunicato stampa diffuso in ogni dove dalla Confesercenti di Foggia, Ma c’è di più. Il pane richiama da vicino il grano e la farina. In questo la Capitanata non è seconda a nessuno. Infatti, è qui il Tavoliere delle Puglie, lo storico granaio che sfamò l’antica Roma e successivamente l’intero Stivale. . E’ qui che è nato agli inizi del ‘900 il migliore grano del mondo, conosciuto col nome di senatore, in quanto la prima coltivazione sperimentale fu condotta al Feudo della Paglia di propietà del Senatore del Regno, Raffaele Cappelli, e nelle masserie di Rignano Garganico, dove aveva altre terre ricche e una dimora storica con chiesa , detta appunto ‘Cappelli’. Non è finita. Qualche anno fa è stata scoperta su un pestello litico trovato nel noto sito paleolitico di Grotta Paglicci (sempre in territorio di Rignano) residui di farina di avena, risalente a 30 mila anni fa. Da qui l’impasto e quindi il pane più antico del pianeta. Di questo e di più si scriverà a parte.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.