Di nuovo in movimento il mondo culturale, a San Marco in Lamis. Questa volta lo è con Joseph Tusiani, prolifico letterato poliglotta, nativo della cittadina garganica,
ma che vive ed opera da più di settant’anni in Usa. Da decenni risiede a Manatthan (New York), dove fu testimone oculare dell’immane mattanza conseguente alla caduta e polverizzazione delle Torri gemelle, colpite dai terroristi l’11 settembre 2001. E’ una data che emoziona ancora il grande scrittore, nonostante i suoi incipienti (mancano due mesi) 95 anni. E questo per via di un articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno, dove è riportata per filo e per segno dal cronista lo stato d’animo della comunità locale, incollata davanti alla TV, intenta a seguire la sorte del suo figlio prediletto. L’autore questa volta si esprime nella lingua a lui più cara, dopo il dialetto natale, l’Italiano e l’Inglese, che è il latino. Non a caso è considerato uno dei ‘latinisti’ più insigni e prolifici del pianeta. Il riferimento è al volume “Lux Vicit, Carmina Latina”, da poco in vetrina per i tipi di Levante Editori, in Bari. Lo stesso sarà presentato, Venerdì 23 Novembre, alle ore 17,30, presso l’accogliente Auditorium della Biblioteca comunale di San Marco in Lamis. A promuovere l’incontro ci ha pensato la Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio”, da sempre sulla cresta dell’onda quando si tratta di “cose” culturali, avvalendosi del patrocinio dell’Amministrazione Comunale in carica. Non a caso la locandina-invito diffusa in ogni dove, anche tramite watts-app, è firmata dal presidente del sodalizio, Michele Galante, storico locale, già deputato e sindaco più volte della città e dal primo cittadino in carica, Michele Merla. Interverranno, oltre ai sunnominati: Raffaele Cera, dirigente scolastico e Cosma Siani, docente presso l’Università degli Studi di Tor Vergata in Roma, valente “Tusianista”.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.