Anche a Foggia questa mattina le imprese del Terziario, del Commercio e del Turismo sono scese in piazza con Confesercenti. Una mobilitazione diffusa e rappresentativa di tutte quelle attività ferme ormai da mesi a causa delle misure restrittive per contrastare la pandemia da Covid-19.
La manifestazione si è svolta davanti alla sede dell’Accademia delle Belle Arti con iniziative a distanza nel rispetto delle regole e con toni pacati per dimostrare che è possibile riaprire e lavorare in sicurezza, senza creare assembramenti, con ordine ma decisi a far sentire le proprie ragioni.
La manifestazione era infatti autorizzata per 15 persone nel rispetto delle norme di prevenzione Covid. Per venire incontro alle numerose richieste di partecipare alla protesta, Confesercenti Foggia ha stilato documento di richieste presentate al Prefetto contenente circa 1.350 firme. Il Prefetto Raffaele Grassi ha ricevuto la delegazione di Confesercenti guidata dal presidente Alfonso Ferrara che ha illustrato le richieste dell’Associazione per il sostegno economico e l’apertura delle attività commerciali di prossimità nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid. Il direttore Franco Granata ha rappresentato la necessità che si proceda in tempi brevi alla vaccinazione dei titolari e dei dipendenti delle imprese commerciali per consentire loro di svolgere la propria attività in sicurezza sia per gli operatori commerciali e dipendenti, sia per i clienti.
Sono intervenuti anche Giuseppe Faconda, vice presidente regionale di Confesercenti e operatore del settore parrucchieri ed estetisti, Vito Cianfano in rappresentanza dei Pubblici Esercizi e Luigi Gaudiero, coordinatore provinciale degli operatori commerciali su aree pubbliche: tutti hanno riportato le difficoltà in cui versano le imprese dei settori rappresentati. Il prefetto Grassi si è complimentato con Confesercenti per aver organizzato la manifestazione nel rispetto delle norme e dei protocolli sanitari previsti. Pur stigmatizzando la necessità, per motivi di emergenza sanitaria, che siano adottate misure di sicurezza, ha solidarizzato con gli operatori commerciali e dei servizi, con i pubblici esercizi e con tutte le imprese costrette a chiudere o a limitare le proprie attività e si è impegnato a trasferire agli organi di governo le giuste richieste degli operatori auspicando che si possa, a breve, ritornare ad esercitare nelle proprie attività il sicurezza.
Obiettivo della contestazione indetta da Confesercenti Foggia e Nazionale era dare voce alle necessità e alle richieste delle attività del Terziario, del Commercio e del Turismo: sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza. «Il non poter lavorare ci avvilisce, ci strema, rischia di farci perdere quella dignità di imprenditori, di cui siamo orgogliosi», spiegano gli operatori scesi in piazza. «In attesa che il piano vaccinale decolli, abbiamo ancora un ultimo miglio da percorrere. Aiutateci a raggiungere il traguardo.
Serve un Decreto Imprese adeguato e rispondente alle perdite che le imprese hanno subito», ammoniscono. Le proposte di Confesercenti sono oggetto di una petizione on line, che è possibile sottoscrivere su www.confesercenti.it e saranno comunque inviate in massa e contestualmente ai membri del Governo, a deputati e senatori, ai governatori delle Regioni.
N.B. Comunicato stampa a cura della Confesercenti di Foggia
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.