Inaugurazione delle scuole in pompa magna, a Rignano Garganico. Si tratta del plesso “San Giovanni Bosco” facente parte dell’Istituto onnicomprensivo “Balilla-Compagnone-Rignano”, con sede direzionale nella vicina San Marco in Lamis.
Il tutto ha avuto inizio al piano terra della struttura scolastica, ubicata nell’omonima via, alle ore 10.00 in punto. Ad iniziare è stata la responsabile del plesso, Maria Rosaria Potenza, che ha dato il via al programma di musiche, canti, recite e proclami, a cominciare dalle note Laudi di San Francesco, di cui oggi ricorre la festività. A recitare il testo, in primo volgare italiano, è stato lo studente della scuola secondaria, Vito. L’esibizione è accolta con applausi e manifesti complimenti dal variegato pubblico presente, fatto di alunni, di docenti e tanti genitori. Il tema francescano della natura e dell’ambiente è stato poi ripreso anche negli interventi successivi, di cui si dirà. Tutte le scuole dei vari ordini e grado, a partire dalla scuola materna, hanno “colorato” il loro intervento con un’appropriata iniziativa. Per esempio, i più piccoli si sono espressi con il linguaggio della mimica, del canto e del ballo in senso figurato. Quelli delle Elementari con recite, tratte dai testi scolastici, parodie e quant’altro. Ce n’era anche uno della docente Grazia Ciavarella. Il resto delle medie, invece, ha intrattenuto il pubblico, oltre che con le musiche da loro stessi arrangiate (Bravi i chitarristi, Matteo ed Adrian!), anche con una scherzosa satira sulla scuola, come impero della mafia, dove il capo è il dirigente scolastico “assassino”, mentre i professori sono gli sgherri, i bidelli i carcerieri e gli alunni le vittime o i carcerati. Sceneggiata accolta con manifesta ilarità generale ed applausi. Durante gli intermezzi si sono succeduti i vari interventi. In primis, quello dell’insegnante Carla Bonfitto, che ha tracciato punto per punto il ruolo della scuola, soffermandosi sugli obiettivi didattici da raggiungere e sulla metodologia da adottare. È stata, poi, la volta del comandante della locale stazione dei CC, Massimiliano Ena, che si è soffermato sul tema della legalità, auspicando uno stretto rapporto di collaborazione tra scuola e forze dell’ordine. A seguirlo in cattedra è stato poi, il dirigente scolastico, Antonio Tosco, da poco in sella alla direzione di questa scuola, avendo sostituito Giuseppe Soccio, andato in quiescenza. Ha cominciato proprio da qui il suo discorso, ringraziando il predecessore e i docenti per il lavoro svolto finora, impegnandosi a procedere con lena nella medesima scia. Ha invitato, poi, i genitori ad essere presenti in tutte le fasi dell’insegnamento, al fine di acquisire il rispetto per ciascun ruolo e generare quell’armonia che tanto serve in una società critica e multietnica, come quella attuale. Infine, ha invocato una riunione con le associazioni locali, al fine di arricchire il programma didattico. Ha fatto le veci del sindaco, Luigi Di Fiore, il consigliere delegato, Giuseppe Motta, che ha parlato della nuova, ampia ed accogliente palestra scolastica (visitata poi dalle autorità) messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale e degli ulteriori impegni pro-scuola. Il parroco Don Santino, dal canto suo, dando l’”In bocca al lupo” a tutti i ragazzi che hanno un’intera vita da”colorare” con le loro buone azioni. A moderare il tutto, come accennato, ci ha pensato la succitata Potenza.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.