È diventato maggiorenne il Festival dei Monti Dauni, diretto da Agostino Ruscillo, in questo 2020 così atipico, condizionato dall’emergenza coronavirus e da tutte le correlate misure di sicurezza.
La diciottesima edizione della kermesse, tra i festival d’eccellenza riconosciuti dalla Regione Puglia e inserito nella Rete “D.A.M.A.”, prende il via da Orsara di Puglia, storica sede di questa rassegna itinerante, che toccherà alcuni tra i borghi più interessanti dei Monti Dauni, con un gran finale a Foggia, il prossimo 25 agosto con un concerto – omaggio a Lucio Dalla.
Si parte lunedì con tre concerti in tre giorni consecutivi, sempre ad Orsara di Puglia, presso il cortile del Palazzo Baronale: il 3 agosto con Fabio Lepore Gipsy Jazz Trio, il 4 agosto con lo spettacolo NapolJazz, tra classici napoletani e riarrangiamenti inediti e il 5 agosto con le favole mediterranee di Pasquale Stafano al pianoforte e Gianni Iorio al bandoneon.
Lunedì 3 agosto il primo evento vedrà uno dei migliori chitarristi di gypsy jazz in Italia, Salvatore Russo, ed uno dei più apprezzati cantanti jazz italiani nel mondo, Fabio Lepore, in un progetto dal titolo “Fragile” che propone un mix tra il ritmo gypsy jazz e la melodia italiana ed internazionale, insieme a Tony Miolla alla chitarra e Camillo Pace al contrabbasso.
L’idea alla base dello spettacolo “Fragile” è quella di unire la tradizione e l’originalità degli arrangiamenti gypsy jazz (due chitarre ed un contrabbasso, senza batteria) con il virtuosismo della voce e brani vocali di natura differente: la canzone francese, quella spagnola, quella italiana, la colonna sonora da film e infine un mix di musica classica e jazz riarrangiata con scat vocale.
Al concerto, con inizio alle 21.30 nel cortile del Palazzo Baronale, si accede indossando la mascherina, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si consiglia, tuttavia, di prenotare la propria partecipazione gratuita sulla piattaforma Eventbrite.
Prossima tappa: Castelluccio dei Sauri il 6 agosto, con il concerto dell’amatissimo Ottavio de Stefano.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.