Niente Primo Maggio, ma sì alla festa religiosa di San Giuseppe Artigiano,patrono dei lavoratori, a San Severo e nelle varie parrocchie della curia vescovile, come per esempio, a Rignano Garganico.
Lo sarà con le medesime modalità ed ‘intrattenimento’ religioso, per modo di dire, essendone la funzione riservata esclusivamente ai parroci, reclusi nelle rispettive chiese. Infatti, gli stessi si faranno sentire e vedere a distanza dai loro parrocchiani e fedeli tramite le modalità facebook o in diretta YouTube. Fino allo scorso anno entrambe gli avvenimenti, come risaputo, si celebravano in pompa magna in tutt’Italia. I primi a colpi di comizi e cortei, sempre meno affollati, rispetto agli anni ’60 e ’70, allorché richiamavano nel Capoluogo folle oceaniche con gli interventi dei massimi leader politici e sindacali locali e nazionali. I più anziani ricordano persino Di Vittorio, e successivamente la figlia Baldina in quel di Foggia o di Cerignola, città di cui erano originari. Ritornando al discorso odierno, va detto che la S.Messa in paese sarà compito di Don Santino Di Biase, mentre nel capoluogo la cerimonia sarà duplice e concentrata nella moderna e popolosa chiesa parrocchiale dedicata a San Giuseppe Artigiano, di cui si celebra, appunto la festa odierna. Due gli appuntamenti in vista, entrambi sostanziati dalle S.Messe, la prima, prevista nella tarda mattinata, sarà celebrata dal vescovo, Mons. Giovanni Checchinato, l’altra nel pomeriggio, alle ore 19,30, medesimo orario degli altri giorni, ufficiata dal parroco Don Salvatore Camillo, già preposto al medesimo ufficio per vari anni, a Rignano G., di cui si ricorda ancor oggi il suo decisivo apporto al restauro della chiesa matrice di stile ed età rinascimentale, a tre navate, e pitture, olio su tela, di antica fattura, come la Natività, recuperata dall’artista Lozupone.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.