Tutto pronto per la seconda stagione della compagnia “teatralmente parlando”, a Rignano Garganico.
E questo nella ferma convinzione degli organizzatori che l’approccio al teatro anche in un paesino sperduto del Gargano, come quello in parola, si può fare, rilevandosi esso un ottimo strumento di intrattenimento per avvicinare la gente al teatro e rendere più famigliare un luogo considerato per molti ‘elitario’. Ad incoraggiare è l’inatteso successo delle performance tenute dal gruppo nel recente passato. Successo che spinge a fare bis nel tentativo non solo di divertire il pubblico, ma di farlo innamorare per davvero, accrescendone a dismisura la partecipazione. Questa volta, la predetta compagnia si fa larga con lo spettacolo “Dimme a chi se figghie che te dènghe l’assummigghie” (Dimmi a chi sei figlio che ti do la somiglianza ossia a chi somigli). A renderlo noto è un significativo ed articolato cartellone, diffuso ed affisso in ogni dove. A quanto si apprende, lo spettacolo andrà in scena nei giorni 9, 11 e 13 febbraio, con ingresso alle ore 20.00 e inizio alle ore 20,30 presso la palestra comunale con ingresso dal centralissimo Corso Roma, che porta, come noto, diritto verso il ben conservato Borgo antico di origine e fattura medievale, annunciato dalla facciata Nord di Palazzo Baronale (Bar Gaggiano) e dall’omonima Torre bizantina. Nonostante l’ispirazione dei dialoghi è a soggetto, ossia inventati al momento. E questo per non perderne la freschezza e l’attrazione. Anche la trama del racconto è top secret. La precauzione in questi casi è d’obbligo, per accrescerne la curiosità e la voglia di sapere tra la variegata utenza. Comunque sia la sistemazione per iscritto dei testi e la direzione spetta a Maria Antonietta Pignatelli, Silvana Polione e Luciano Draisci. La scenografia, invece, è curata da due creative d’eccezione, come Cristina Orlando e Paulina Lidia Sroka, non nuove a questo genere di cose, specie l’ultima rivelatasi nel passato remoto e recente un’attenta ed originale artista figurativa. Della parte fonica e delle luci si occuperanno navigati tecnici, quali Michele Facciorusso e Giovanni Tusiano. L’iniziativa si avvale della sponsorizzazione del Comune, guidato dal sindaco Luigi Di Fiore. Anche l’occhio vuole la sua parte. A testimoniarlo è il cartellone, illustrato dal bellissimo ed espressivo disegno di Angelo Radatti (vedi foto), un talent scout che sicuramente farà parlare di sé in futuro, grazie alla sua naturale predisposizione per l’arte e la creatività in genere. Data l’importanza e la levatura dello spettacolo, ci si aspetta l’arrivo di pubblico anche dai paesi vicini. Per biglietti ed informazioni, rivolgersi a: M.Antonietta Pignatelli (Cell. 3319574563); Katia Fania (cell.3403940096). Email: asso.teatralmente@libero.it
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.