Celebrata la giornata ecologica, a Rignano Garganico. La stessa ha visto come protagonisti una cinquantina di giovani di ambo i sessi, che per un giorno intero sono rimasti alla Croce, luogo simbolo del paese, dediti alla pulizia dei dintorni, ricoperti da ogni sorta di immondizia. E questo per rispetto della Religione e dell’Ambiente.
A guidarli c’era il sindaco Luigi Di Fiore, giovane anche lui, che ne ha dato l’esempio sino a farsi male, perché lui il paese lo ama per davvero e assolutamente non vuole passare alla storia come uno (si dice in gergo) che riscalda solo la sedia. C’era anche Donato Pio Palumbo, tipo dinamicissimo che ha agito a nome e per conto della Pro Loco di Pietro Bergantino. L’iniziativa è stata sponsorizzata ed organizzata a puntino, oltre che dalla citata Pro Loco, dal Comune, dalla Sima Ecologia e da altre aziende. Tutto questo si è ripetuto per la seconda volta in risposta ad un caloroso appello rivolto due anni fa dai massimi responsabili pro tempore, quale il succitato sindaco e il Parroco don Santino Di Biase (anch’essi di poche primavere), fortemente interessati a rendere la cittadina sempre più linda ed accogliente, soprattutto taluni luoghi simboli o con vedute panoramiche ad ampio raggio, qual è quella in questione. Non a caso l’anzidetto posto, per via delle correnti ascensionali, era stata scelto ed attrezzato quale pista per il volo libero col deltaplano e il parapendio. Altresì, la zona è meta preferita delle giovani leve e degli innamorati in generale. Qui, il 10 agosto di ogni anno, giorno dedicato a San Lorenzo, gli stessi si radunano a decine a decine, provenienti anche dai paesi vicini, per guardare le stelle cadenti ed esprimere i loro desideri preferiti. Riprendendo il discorso di cronaca, va detto che la nutrita comitiva, compresa un’intera famiglia fuori sede, armata di scope, pale, rastrelli e forconi in metallo si sono messi all’opera da subito e nel giro di qualche ora hanno raccolto tutti gli oggetti estranei, radendo nel contempo parte dell’erba secca, ancora rimasta intatta dagli effetti della calura. Ciò eviterà pure anche qualche possibile incendio, come già accaduto in altri luoghi periferici. Soddisfatto più di tutti è il giovane sindaco Di Fiore, che senza spendere una lira dello scarso bilancio comunale, unitamente ai sodalizi già citati, è riuscito a ricreare lo spirito del volontariato e della solidarietà che in questi casi si è espresso sempre al meglio. Ora la Croce, intitolata così, per via di una Croce in ferro, fatto da artigiani locali con metallo rimediato , e issata in pompa magna negli anni ’50 dai Passionisti (Si veda v. on line “Don Leonardo Cella, dal Paese al mondo salesiano”, Roma, Maritato Group, 2013), dopo il recente restauro attuato a spese proprie dalla Ditta Vincitorio e figli, è tornata bella ed attraente come prima, pronta ad invogliare giovani ed anziani a fare le loro passeggiate quotidiane e a puntare i binocoli sull’esteso e variegato Tavoliere. Da non dimenticare, inoltre, che l’idea – progetto di realizzare sul posto una grande statua di San Pio (la più alta del mondo), condivisa come noto sia dal mondo economico sia da quello ecclesiastico e soprattutto dagli uomini di cultura e del giornalismo , non è affatto peregrina. Anzi, il testimone va da subito raccolto e portato avanti dalle giovani generazioni!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.