Venerdì 17 agosto 2018, 2^ Edizione della “Giornata del Lavoro Pugliese nel Mondo” , a San Marco in Lamis. Il tutto avrà inizio, alle ore 19.00, presso l’apposito palco, allestito nell’ombrosa e secolare Villa Comunale.
A promuovere l’incontro ci hanno pensato il Centro Studi “Diomede”, unitamente al C.D,E.C. e all’Amministrazione Comunale, diretta dal sindaco, Michele Merla. Per l’occasione sarà presentato in pompa magna il volume di Matteo Pettolino (classe 1926, emigrato in Australia nel 1937). “In cerca del nostro pane quotidiano”, che ha come sottotitoli esplicativi: “In che modo viene forgiato un migrante. L’autobiografia di un migrante e della sua famiglia”. La prefazione è dello storico locale , on. Michele Galante (ma non è proprio locale, avendo spaziato con la sua costante azione di ricerca in lungo e in largo La Capitanata e la Puglia). Così pure Egli non è nuovo ad occuparsi di questo tema, avendoci già regalato in passato “I Sammarchesi d’Australia””, costruito pezzo dopo pezzo sulla scorta di esperienza diretta, avendo avuto modo di visitare e conoscere quel Continente quando era sindaco della città.
Come viene sottolineato, sempre in copertina, si tratta di un racconto che abbraccia cinque Continenti, a significare la pregnante ed ampia esperienza emigratoria di Pettolino e dei suoi congiunti. Un tempo all’affaire emigrazione ci pensava direttamente la Regione Puglia, tramite il suo Crsec distrettuale. Lo faceva con i suoi costanti finanziamenti e la ricerca sul campo. Basti pensare alle diverse edizioni di E così ho lasciato la mia terra/ Voci, volti e ricordi degli emigrati, prima dedicata solo al fenomeno di San Marco – Rignano e poi a San Giovanni Rotondo e infine all’intera provincia con il titolo Italy Italie Italien Italie Italia/L’emigrazione dalla Capitanata tra il secondo dopoguerra e gli anni’70 (1e. 2003, con prefazione di Raffaele Fitto e Ristampa ampliata con presentazione di Elena Gentile, 2007). Tali vv. sono rintracciabili anche nelle Biblioteche centrali nazionali. Libri, questi ultimi, che, unitamente alla rivista specializzata “Frontiere”, diretta da Sergio D’Amaro, per prima in Puglia avevano messo, come si dice, “ il dito nella piaga” di un fenomeno che aveva interessato l’intero Mezzogiorno sin dalla fine dell’Ottocento, dapprima diretto nelle Americhe e successivamente nei vari Paesi europei e mondiali. San Marco su questo tema era diventata una vera e propria Capitale, sia per essere stato centro di emigrazione per antonomasia, sia perché era stato il primo ad occuparsi del problema sia dal punto di vista sociale sia da quello letterario, richiamando sul posto con i suoi innumerevoli e importanti convegni, il fior fiore degli studiosi italiani ed esteri e le associazioni pugliesi. Esempio su tutti i vari volumi pubblicati da Joseph Tusiani, ritenuto come uno dei letterati poliglotti tra i più insigni e prolifici del mondo, non per niente candidato al Premio Nobel (lo scorso anno non ci si è riusciti, quest’anno chissà…). Si collaborava attivamente alla rivista ufficiale della Regione “Puglia Emigrazione”, diretta da Angelo Di Summa, che qui era di casa. Ora passiamo al programma della serata. Si alterneranno ai microfoni nell’ordine: Joe Caputo, già sindaco di Moreland (Australia) ed ora membro della Consulta pugliese per l’Emigrazione; Matteo Coco, presidente CDCEC, il già citato Galante, in veste di Presidente della Fondazione Soccio; Michele Paglia del citato sodalizio “Diomede”; Cosma Siani, docente dell’Università “Tor Vergata” di Roma, approfondito conoscitore e critico bilingue di Tusiani e delle sue opere. Il tutto sarà presieduto e moderato da Meriligia Nardella, consigliera comunale delegata alla Cultura. Ovviamente a rendere ulteriormente più accattivante e gradita la serata ci penseranno con i loro intermezzi musicali “Li tre Cumpar sunatur”, ossia Domenico La Sala alla fisarmonica, Angelo Parisi al mandolino e Natale Tenace alla chitarra.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.