Felice Limosani, classe 1966, creativo puro nel campo delle avanguardie espressive e dei linguaggi digital dei nostri tempi , affermatosi in ogni dove, grazie alle sue originali opere multidisciplinari, è stato pochi minuti fa, a Rignano Garganico, paese di origine sua e della famiglia.
Si è intrattenuto per soddisfare, come lui stesso ha detto, il “richiamo” alle sue radici, un sentimento epidermico che alberga in lui, come in tutti coloro che amano la propria terra e nel contempo per salutare en passant i propri famigliari.
Dopo una breve sosta a Foggia, dove il papà Benito, scomparso alcuni anni or sono ha operato come ferrotranviere per molti anni, mettendo fissa dimora per sé e la famiglia, ritornerà a Firenze, città di adozione dove risiede ed opera da anni con un suo studio. Simpatico uomo anche il padre Benito ed amante della musica e della canzone. Talvolta, lo stesso si dilettava a parodiare e a cantare i pezzi più in voga del tempo, come per esempio “Lazzarella” che molti anziani del posto ricordano ancora con piacere, perché lui lo faceva per divertirsi e divertire il pubblico.
Chi scrive, bibliotecario regionale e giornalista, ricorda i suoi fortuiti incontri in Foggia. Non appena lo vedeva, Benito, bloccava rumorosamente la “Circolare” , semplicemente per salutarlo, come paesano. Lo faceva con tutti, perché anche lui aveva nel cuore la sua “Rignano”, come oggi ne conserva il medesimo amore il figlio e pure la di lui sorella Marina, attrice affermata che vive nella Capitale, ma che di tanto in tanto si fa vedere in paese per una visita volante.
Non staremo a tessere le lodi all’interessato, perché lo hanno fatto e lo stanno facendo a iosa e meglio del sottoscritto testate e giornalisti famosi. Basta scorrere internet per essere informato di tutto.
Limosani ha operato agli assemblaggi di opere multimediali nei posti più importanti del mondo, a cominciare dal Louvre di Parigi, Miami Art Basel, The White Chapel Gallery di Londra, Veneranda Fabbrica del Duomo a Milano, Palazzo Strozzi, Palazzo Vecchio e Accademia di Firenze, ecc.
Tra le sue ultime opere creative c’è “Dante. Il Poeta eterno in Santa Croce, pure a Firenze, dove opera con un suo studio da anni. Con essa il Limosani ci propone un’attualizzazione dell’opera di Gustave Doré , incisore francese.
Lo fa con una splendida ed originale video proiezione architetturale rivalutando le 150 incisioni di Doré , rivestendo di luce le pareti interne e la cupola della Cappella in Santa Croce. Un insieme che rapisce gli spettatori. Tanto, per celebrare i 700 anni dalla morte del grande poeta.
Felice, è una persona affabile che pone al centro del suo universo artistico l’uomo con tutti i suoi affanni e sentimenti. L’uomo di oggi si intende che si muove all’interno di un mondo sempre più veloce ed intrigante, quello dell’era digitale.
Arrivederci, a Rignano, Felice! Speriamo che in futuro torni di nuovo a ristabilirti dalle nostre parti, per respirare l’aria pura, riscoprire le antiche usanze, il centro storico e soprattutto il suo splendido panorama. Qui vive da alcuni anni anche Donato Coco, anche lui del posto, già designer automobilistico di prim’ordine alla Citroen, Ferrari e Lotus.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.