Pieno successo partecipativo e di critica per il gran raduno di ballerini, a Rignano Garganico.
Il tutto si è svolto, ieri sera, nell’ampia ed accogliente Piazza di San Rocco, gremita come non mai di pubblico, proveniente da ogni parte vicina e lontana ed appartenente alle diverse età e sesso. E’ stata una vera e propria maratona con la rappresentazione in costume dei balli più rinomati, legati alle tradizioni recenti ed antiche delle più importanti nazioni del mondo. E questo, a cominciare dai primi anni del Novecento e ancora più indietro. Il riferimento è al Charleston, al Can can, alle quadriglie francese e napoletana. E poi al: valzer , tango, mazurka, polka, paso dobles, foxtrot, one step, Sirtaki, flamenco, ecc. Nonché a tutti i balli latino-americani (mambo, sampa, cha cha cha, calipso, ecc.) Non sono mancati pezzi tratti dalle colonne sonore dei Western, come quella di Ennio Morricone che accompagna lo storico e noto film“Per un pugno di dollari” ed altri, nonché altri balli di tipo classico, messi in scena da mini danzatrici. Gli intervalli sono stati riempiti dagli ‘assolo’ del cantante Alex. A promuovere la serata ci ha pensato la locale scuola di ballo “Sport e vita”, diretta da Rossana Facciorusso e Lina Di Fiore, con i maestri manfredoniani Antonio e Rita Albrizio, gli stessi che poi, assieme ad altri hanno rappresentato l’applaudita performance, ispirata alla fiaba di Aladino sul tappeto volante. Una decina sono stati gli artisti locali ad esibirsi. Tra l’altro, GianLuca Iannacci, la stessa Rossana Facciorusso, Carfagna, ecc. , accolti con entusiasmo dal pubblico. Comunque sia, a fare da mattatori sono stati per tutto il resto della serata i più esperti danzatori forestieri , per lo più, alunni ed affiliati alla ASD “Universo” di Manfredonia. Circa un’ottantina, che hanno indossato di volta in volta l’abbigliamento adatto, sotto l’attenta e professionale guida dei maestri, Mariangela Vairo e Leo Morlino. La prima, oltre ad esibirsi più volta in coppia con il partner Morlino, ha fatto da conduttrice della serata, grazie anche alla sua dote di provetta affabulatrice e alla ricca e stupenda corografia scenografica, favorita anche dalla tipicità del luogo – palco e dall’atmosfera, creata dalla bontà del clima ventilato e dal calore della gente, entusiasta e nel contempo coinvolta nel ritmo. Tant’è che nel numero finale, invitata e coinvolta, ha invaso la pista, unendosi ai protagonisti, per il saluto finale, al ritmo dell’arcinoto Valzer dei Valzer viennese “Sul Danubio Blu” del grande musicista Giovanni Strauss.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.