Le suscettibilità culturali, paesaggistiche ed ambientali di Rignano Garganico, il più piccolo Comune del Parco Nazionale del Gargano (appellativo, come noto, affibbiatogli dal compianto Matteo Fusilli, presidente superattivo del medesimo Ente e della FederParchi nazionale) ritornano ad essere descritte con dovizia di particolari sulla grande stampa di Capitanata.
Il riferimento è a l’Edicola del Sud, che gli ha dedicato qualche giorno fa un’intera pagina di terza, occupata di solito da recensioni di libri e di opere artistiche ed architettoniche di valore e richiamo, puntualmente firmate dai grandi nomi della critica di casa nostra e non.
Ad interessarsi questa volta del piccolo centro ci ha pensato l’architetto – docente, Gianfranco Piemontese, da tempo sulla cresta dell’onda assieme a Gaetano Cristino, suo amico e maestro da sempre.
Ci ritorna sul tema con una sorta di “pastone” , come si dice in gergo giornalistico, contenente tutte le sue originali bellezze e trascorsi in termini di storia, di arte e di tradizioni e vita. Da qui l’interesse di questa testata per una conoscenza a menadito del suo prezioso contenuto da parte di un gran numero di lettori.
E ciò per evitare che ancora una volta la sua immagine – destino di realtà turistica di prim’ordine venga appannata dalla superficialità della politica e dalle considerazioni di tipo campanilistico, come già accaduto in passato, allorché è prevalsa quasi sempre la legge del più forte.
I temi trattati dall’architetto e critico Piemontese sono più o meno gli stessi del PNRR che, nella parte “Attratttiva dei Borghi”, vuole premiare e investire gli interventi finanziari predisposti dalla Comunità Europea, proprio su queste piccole, ma vitali realtà sul piano degli investimenti. E questo per dare frutto e sviluppo futuro all’economia di questi luoghi.
Ovviamente, dove più, il critico si sofferma è Grotta Paglicci e il suo Museo Paleolitico, che da questa supervisione potrebbe ricevere un’ ulteriore promozione e impulso a vasto raggio per una sua più approfondita e diffusa conoscenza e apprezzamento a livello europeo e mondiale, grazie alla digitalizzazione e ai siti ad hoc, già in parte attivi da anni. Ecco di seguito l’articolo in parola.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.