Di solito si dice che i paesani sono amanti dei forestieri. A Rignano Garganico succede il contrario. Sono, infatti, questi ultimi ad innamorarsi del paese. Spesso accade a primo colpo o dopo un breve periodo di residenza. E’ il caso del maresciallo dei Carabinieri Gaetano Pascolla.
Con ogni probabilità lo si deve, oltre alla bellezza dei luoghi e all’unicità ed ampiezza del suo panorama, soprattutto all’ospitalità innata della sua popolazione. Nel novero dei rignanesi di adozione, cioè di quelli che hanno lasciato un ricordo indelebile, sicuramente c’è anche lui. Il riferimento è al maresciallo dei Carabinieri, Gaetano Pascolla, classe 1909, originario di Triggiano (Bari). Vi giunge quasi direttamente dall’Africa Orientale, dove si trovava a Mogadiscio (Somalia) sin dalla fine del 1943, prigioniero degli inglesi. Liberato nella primavera del 1945, rimane in servizio con lo stesso grado e corpo in quel di Taranto.
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Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.