Tra poco tempo i ragazzi di Rignano Garganico non giocheranno più in mezzo alla strada, come raccomanda il cartello stradale affisso all’ingresso del paese, ma avranno strutture tutte per loro, dove poter sviluppare le diverse inclinazioni e prassi sportive.
A renderlo noto sono il v.sindaco, Giosuè Del Vecchio e il consigliere delegato al ramo, Pasqualino Di Carlo, animatore insostituibile dell’annuale Maratonina Avis. Secondo il loro dire è quasi prossimo l’inizio dei lavori, rivenienti da un articolato progetto sul tema, da poco reso esecutivo. Pensate, lo stesso si avvarrà della somma complessiva di circa quattrocentomila euro, messe a disposizione da una Legge di finanziamento nazionale sullo sport.
I progettisti sono due giovani ed intraprendenti tecnici del luogo. Il riferimento è all’ingegnere, Paolo Villani e all’architetta Antonietta Orlando. Si tratta della sistemazione ex-novo del campo di calcio..
Ecco un po’ di storia. Lo stesso è stato messo in piedi, attraverso dei cantieri di lavoro dell’epoca, all’inizio negli anni ‘50. Era dotato persino di spalti per spettatori ricavati sul fronte dirimpettaio alla Strada per San Marco con muri a secco, messi in piedi da validi maceratori. Prima e a conclusione dei lavori il manufatto aveva un mentore e sostenitore di eccezione. Il riferimento e al comandante della Stazione locale dei Carabinieri, Gaetano Pascolla, il “maresciallo” per antonomasia che lasciò il segno perenne del suo attivismo fino ai nostri tempi.
Era originario di Triggiano in provincia di Bari e fine maestro di banda. Due dei suoi figli sono nati qui e vi vengono spesso, sospinti dalla nostalgia. Chi scrive, ragazzo, era uno dei suoi più accaniti ammiratori. La sua parola era santa e salvifica e risolutiva in ogni situazione, come pure i suoi consigli era eseguiti senza discussione alcuna, perché conditi puntualmente di bontà e lungimiranza. C’è di più.
Ricordo i primi validi giocatori della squadra locale. Tra l’altro: Peppino Augelli (impiegato comunale all’anagrafe di lungo corso), Filippo Longo (impiegato alle Poste), giovane e valido terzino prestato dopo al San Marco, che valorizzò le sue doti; Giovanni Iannacci, il sarto; e tanti altri ancora, tutti deceduti da tempo. Le partite a quel tempo erano piuttosto seguite, contando la cittadina più di tremila abitanti.
Per saperne di più, basta consultare il libro sull’argomento pubblicato non molti anni fa da ‘Ciccino’ Orlando, docente in pensione e non di meno patito giocatore ed allenatore. Non ci sarà solo pallone, ma anche altri sport in voga. Infatti, saranno interessati ai lavori, il campo per il calcetto e palla a volo, quelli per il tennis e il canestro.
Ora che le strutture per le nuove leve sono in vista, ci si aspetta una rapida crescita demografica, da tempo in negativo, come d’altrone il resto d’Italia. Insomma, più che nuovi luoghi, dovremmo pensare a fabbricare nuovi uomini, ossia bambini!
N.B. Nella foto, il v.sindaco Giosuè Del Vecchio e il consigliere delegato Pasquale Di Carlo più altri in un sopralluogo al Campo Sportivo di Rignano
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.