Mercoledì 11 agosto, alle ore 21,30, si ritorna in ‘Villetta’ per sapere di più su Francesco Paolo Borazio e delle sue opere, di cui si dirà, coralmente considerato il più grande poeta dialettale sammarchese ed uno dei più importanti e significativi nel panorama nazionale del secolo scorso. Si potrà entrare gratuitamente con il solo green pass.
A promuovere l’incontro ci ha pensato l’Amministrazione Comunale diretta dal sindaco Michele Merla, unitamente alla Regione Puglia, all’Associazione “Ja-Viaggio nella Luna APS, la “CSM –Compagnia stabile del Molise” e la locale sezione Arci “Pablo Neruda”.
Si parlerà de “Lu Trajione”, poemetto eroico -comico di Borazio. A renderlo noto è un manifesto distribuito in ogni dove anche per via digitale, non a caso simboleggiato da un Dragone, l’immagine fantastica che tanto incantava e nel contempo ‘metteva paura’ all’infanzia di un tempo, segnata dalla miseria e dall’analfabetismo.
Quella stessa immagine, insomma, che affascinava il Borazio, il più grande poeta dialettale del posto ed uno dei più importanti della Letteratura nazionale sul tema, operante nel secolo scorso. Un poeta che seppure intellettualmente valido ha lavorato sodo per sfamare la famiglia, facendo prima lo spaccapietre, poi l’imbianchino, Nei tempi buoni dell’inventiva, oltre a poetare, si dilettava anche nella pittura.
Prima di Tangentopoli e della fine dei partiti, un quadro con l’antico simbolo del Partito Socialista post bellico (falce e martello sul libro aperto), il suo e anche dell’intera famiglia, per molti anni era esposto nella sezione di Corso Matteotti.
Chi scrive ricorda il fratello Antonio, che gestì tra l’altro per parecchi anni una edicola per giornali, collocata proprio all’angolo del frequentato Viale Madonna delle Grazie. Altrettanto, i figli di quest’ultimo, ispirati dalle idee del medesimo partito.
Del libro, un capolavoro, assai appetito da parte del popolo dei tempi passati, ne parleranno due fini studiosi: Cosma Siani e Raffaello Lombardi. Il primo se ne è occupato anche in passato, quale critico letterario e docente di Italianistica all’Università “Tor vergata “ in Roma, nonché studioso dell’opera multilingue di un altro grande suo contemporaneo, quale fu Joseph Tusiani, venuto meno qualche anno fa.
E’ un bel posto. Ci aspetta una numerosa e selezionata partecipazione. Il libroforum, data la dimestichezza del locale dialetto, e la comicità degli avvenimenti sicuramente piacerà non solo agli specialisti ed intellettuali, ma anche al grosso pubblico in genere.
N.B. Il giovane Borazio su una moto anni’30, messa ovviamente a disposizione da qualche patito possessore
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.