Emergenza Coronavirus. Il sindaco di Rignano Garganico fa l’appello alla cittadinanza a rimanere calma e a rispettare le direttive ministeriali. Da domani il Comune si organizzerà per approvvigionare di alimenti e farmaci gli anziani auto-congelatisi in casa.
Nel più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano, Rignano, che conta poco più di 2000 abitanti, la solidarietà nei casi di emergenza è tanta e si manifesta puntualmente. Questa volta la popolazione più giovane si è messa a disposizione di quella più anziana e, con l’aiuto del primo cittadino Luigi Di Fiore (nella foto con il premier Giuseppe Conte, originario di queste parti) e della Pubblica Amministrazione, si sta organizzando per mettere in piedi delle “squadre” per l’approvvigionamento di alimenti, farmaci e medicamenti a favore della popolazione più anziana.
Il piccolo centro è costituito prevalentemente da una popolazione over-70 e da utenti ammalati. Coppie e singoli si stanno mettendo a disposizione dei più svantaggiati per non lasciarli soli, sotto ogni punto di vista. Dall’esterno i figli e i nipoti si sono imposti di non tornare dal Nord e tutti i giorni continuano a confortare a distanza i propri cari.
Poco fa il sindaco Di Fiore ha pubblicato su Facebook un post all’uopo.
Da oggi entra in vigore il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. All’interno sono contenute restrizioni importanti che ci aiutano a capire quanto delicata sia la situazione. Oltre ai divieti emessi per la cosiddetta “zona rossa”, ci sono delle misure di contenimento imponenti anche sul resto del territorio italiano e anche qui da noi.
“In particolare, tra le tante che invito a leggere e rileggere, l’obbligo per tutti i locali pubblici e attività commerciali di evitare assembramenti di persone e far rispettare il metro di distanza tra i clienti e tra gli operatori (pena la sospensione dell’attività) – spiega il primo cittadino, tra i più giovani politici italiani – fatto per cui emetterò apposita ordinanza di sospensione del mercato del lunedì (essendo in luogo aperto e difficile da controllare) sino al 3 aprile 2020. Inoltre, si evidenzia la raccomandazione a non uscire di casa ad anziani e ammalati e la limitazione degli spostamenti (se non necessari e comunque rispettando il metro di distanza) a tutte le persone fisiche”.
“Ricordo l’obbligo (pena ammenda sino a 206 euro, estendibile anche al carcere), a chi tra ieri e oggi si è spostato verso Rignano dai paesi della “zona rossa” (Regione Lombardia tutta, province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Treviso, Padova, Venezia, di mettersi in auto-isolamento per 14 giorni (senza mai spostarsi dal proprio domicilio e senza ricevere visite) e di comunicare al proprio Medico si Famiglia o al Presidio ASL del luogo i propri dati anagrafici e il domicilio” – puntualizza Di Fiore.
“Saranno giorni difficili e verrà limitata la libertà, però dobbiamo farlo per salvaguardare noi e tutti i nostri cari (anziani e ammalati su tutti). Quando tutto sarà finito faremo una mega festa (TUTTI i Rignanesi del mondo). Ora è il momento di tutelarci e tutelare, senza perdere la calma e facendo attenzione a tutto ciò che si fa. Tra domani e dopodomani forniremo tutte le informazioni necessarie (stiamo cercando di coordinarci) per andare incontro ad ogni esigenza (come ad esempio fare la spesa agli anziani per evitare che escano di casa). Pazienza, buonsenso, educazione e amor proprio sono alla base di ogni società civile che si rispetti” – conclude il sindaco di Rignano Garganico.
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