Strade provinciali da e per Rignano Garganico vanno da subito rifatte e rese sicure. E’ quanto s’invoca con la raccolta firma a sostegno di una succosa petizione, indirizzata alla Provincia di Foggia, alla Regione Puglia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ecco che cosa c’è scritto nel testo: “I sottoscritti, titolari dei diritti di partecipazione, si oppongono alla gestione dei pochi fond8 a disposizione da parte della Provincia di Foggia che non ha considerato minimamente i pericoli e i disagi che gli automobilisti, anch’essi titolari di diritti civili, sono costretti a subire a causa delle pessime condizioni in cui versano la SP 22 e la SP 28, uniche due strade di collegamento con il resto del mondo. 1. Promuovere, presso la comunità di Rignano Garganico, iniziative volte ad attirare l’attenzione verso un problema reale che, quotidianamente, mette a repentaglio la vita di chi percorre queste due importanti arterie stradali, che nei mesi e negli anni passati si sono verificati numerosi incidenti , anche mortali; 2. Sollecitare gli Enti competenti (Provincia di Foggia , Regione Puglia e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)alla messa in sicurezza e al rifacimento del manto stradale”.
La raccolta delle firme in parola ha preso il via l’altro giorno sotto la presidenza del giovane sindaco Luigi Di Fiore e la collaborazione di alcuni volenterosi, accampatisi con tanto di tavolino e penne sotto un gazebo, per riparare se stessi e i firmatari dai cocenti raggi del sole. Lo stesso è entrato in funzione nella centralissima Piazza di San Rocco, luogo – crocevia di strade interne ed esterne, assai trafficate da uomini e mezzi.
I cittadini questa volta, dimenticando ogni differenza politica, fanno a gara per porre la firma, giudicando positivamente l’intrapresa assunta dagli eletti.
“Finalmente – ha detto sottovoce uno degli accorsi, c’è un amministratore che prende a cuore i problemi vitali che affliggono il paese, come le infrastrutture che costituiscono non solo il bigliettino da visita per chi arriva, ma anche collegamenti importanti col resto del mondo”.
Per esempio la Rignano-San Marco serve, tra l’altro, non solo per fare rifornimento di vivere e di merci altrove, ma anche per farle arrivare senza alcun problema dall’esterno.
Il manto stradale di essa ormai è un colabrodo da anni e i lavori di manutenzione a mano ossia con la semplice pala di bitume. Lavoro, quest’ultimo, giudicato da molti pressoché inutile, perché subito dopo, la presunta riparazione viene divelta dagli automezzi che seguono, come pure la striscia segnaletica orizzontale. Certo permette durante i giorni nebbiosi di individuare la strada, ma non la carreggiata la cui demarcazione è ormai del tutto cancellata o soppiantata dalle erbacce.
Non parliamo, poi, dello stop mal posto all’incrocio di Casarinelli che costringe i rignanesi ogni volta ad allungare il collo, come le giraffe, per evitare le auto che vanno a pazza velocità su e giù dal rettilineo, meglio noto come SP Belvedere. E questo per evitare che ci scappa puntualmente il morto. Della ‘Pedegarganica, non parliamone nemmeno, perché anch’essa attende la mano risolutiva per rimetterla a posto come si deve, considerata, com’è un’arteria ad alto traffico , perché su di essa il transita il traffico pesante degli autotreni che trasportano le pietre-marmo di Apricena. Il sindaco per tutto questo è vivamente preoccupato e invoca la vigilanza e il richiamo alla responsabilità di tutte le pubbliche autorità. Un intervento che urge dopo il crollo del Ponte di Genova, perché ad andarci di mezzo è la cittadinanza, a prescindere se siano automobilisti o meno. Intanto, una particolare attenzione ci vuole anche per le strade interne. E questo dopo i fatti gravi accaduti negli ultimi mesi, forse per mano di bulli o vandali che siano, interessati a mettere a sacco l’intero centro storico, in gran parte poco abitato.
L’ultimo incendio è accaduto la notte scorso con la manomissione di un contatore del gas e la relativa accensione, le cui fiamme minacciavano alcune abitazioni ubicate in Via Purgatorio. Fiamme domate, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.