Si è conclusa, con l’approvazione di tutti gli accapo all’ordine del giorno, la seduta ultima del Consiglio Comunale, a Rignano Garganico. Il tutto con l’assenso della maggioranza e l’astensione dell’opposizione’Patto per Rignano’, tranne uno, su cui si è registrato il voto contrario del ragioniere Pietro Bergantino, già sindaco della cittadina, scontento, pare, delle precisazioni fornitegli su alcuni ritardi risolutivi.
Combattivi si sono dimostrati pure i suoi compagni di cordata, Michele Ciavarella, già primo cittadino pure lui e longevo amministratore, e il giovane neofita, Matteo Stanco, politicamente schierato con l’Udc dei Cera. La riunione odierna, svoltasi, ieri sera 3 maggio 2019, nella Sala municipale, è stata presieduta e coordinata con piglio dal giovane e dinamico sindaco Luigi Di Fiore, egregiamente assistito dal segretario generale Marco Signore, di cui si dirà. A scaldare gli animi è stata la sua comunicazione sulla strada provinciale Rignano-San Marco in Lamis, finalmente asfaltata e resa agibile ad horas, grazie all’intervento della Provincia. Il merito di ciò, definito provvidenziale, secondo Giosuè Del Vecchio, assessore al ramo, ricadrebbe esclusivamente sulla persona del presidente, Nicola Gatta, fattosi in quattro per recuperare al riguardo i 500 mila euro necessari per questa e le altre opere connesse. L’avrebbe fatto non tanto, in previsione della tappa del Giro d’Italia, di cui si è già scritto a iosa, quanto per fare il pari con il suo Subappennino, afflitto anch’esso dal medesimo ed annoso problema infrastrutturale. Dopo di che l’assessore si è allontanato dal tavolo consiliare, richiamato dai tecnici della Provincia, per assistere al sopralluogo sull’opera in menzione ancora calda, pervenuta sino all’ingresso Nord del centro abitato. Rientrato poco prima del termine dei lavori consiliari, ha comunicato tutta la sua soddisfazione per il buon fine raggiunto, informando nel contempo i presenti di essersi sentito telefonicamente con Gatta, al quale avrebbe espresso il vivo compiacimento suo e dell’intera assise. Gli altri argomenti su cui si è deliberato, non senza dibattito e richiesta di chiarimenti, sono stati, come già annunciato: l’approvazione dei piani triennale ed annuale delle opere pubbliche; la convenzione per la gestione delle attività socio-assistenziali del cosiddetto piano di zona con sede a San Marco in Lamis, che riprenderà con più foga e sicurezza il suo servizio intercomunale. Qualche perplessità è stata sollevata dal dibattito circa la modifica del Regolamento (articoli 9 e 11) che ha fissato la durata dei contratti per l’attività pascolativa, alias fida, sui terreni demaniali ad un solo anno. Termine da rinnovare di volta in volta. Tanto per allargare l’impresa a tutti i soggetti richiedenti, rafforzando così l’economia locale. Certificata con voto unanime la comproprietà della segretaria comunale, non più con Chieuti, bensì con Roseto Valfortore. Da rilevare, infine, alcune altre novità affrontate all’inizio. Si è appreso, infatti, della ricezione da parte del Governo nazionale in carica, della somma di 50 mila euro che sarà destinata per la sistemazione dei marciapiedi che conducono alla scuola, della segnaletica e della sistemazione – ripitturazione di ringhiere arruginite. Infine, l’ultima novità (già appaltata alla ditta Vincitorio) riguarda l’acquisto della statua di Padre Pio con i 15 mila euro donati dalla BCC di San Giovanni Rotondo, di cui si scriverà meglio e di più a parte.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.