Come già anticipato ieri è stata una serata molto elettrizzante e partecipata quella conclusasi ad horas sul fronte della politica locale a Rignano Garganico. E questo, grazie alla affollata riunione di ieri sera nella sala consigliare municipale, stracolma di pubblico fino all’ultimo posto, seduti e in piedi, e traboccante all’esterno con altri che seguivano con trepidazione ed attenzione tramite gli altoparlanti. Il riferimento è alla presentazione ufficiale della lista “Rignano che vorrei” con il sindaco uscente Luigi Di Fiore in testa.
A molti sembrava l’intera comunità degli elettori. Tuttavia si vedrà, perché tra i presenti si sono visti anche persone e personaggi già visti in altre occasioni similari. Eccovi la cronaca della manifestazione odierna.
A introdurre è stata la giovane Maria Monaco, che dall’inizio sino all’ultimo, è stata la moderatrice dell’assemblea, presentando di volta in volta i protagonisti. Il primo è stato Luigi Partipilo, ragioniere di lungo corso, e politico attento alle cose nostrane, che per filo e per segno ha tratteggiato la storia del movimento giovanile “Rignano che Vorrei” (lo stesso che dà nome alla lista in questione). Movimento, quest’ultimo, che partito con un gruppetto di giovani desiderosi di modificare il paese ed oggi, dopo cinque anni di governo comunale, pare moltiplicato per dodici. Tanto – è stato sottolineato più volte – per dare vita ad un secondo e più concreto successo in termini di affermazione elettorale e soprattutto di fatti concreti. Inoltre, lo stesso intervenuto ha ricordato che l’Amministrazione del Di Fiore, sposando ieri l’idea di due giovani , ha realizzato la panchina gigante sulla Ripa, assai apprezzata dai turisti e visitatori. Infine, ha concluso, dichiarando che il movimento è aperto a tutti i contributi di collaborazione, compreso quello fattivo degli imprenditori. operanti sul posto e nella piana sottostante.
In sintonia si è espresso pure Venanzio Ponziano, docente di lettere e ideologo politico del movimento, che, dopo aver analizzato la situazione, ha incitato con parole entusiastiche l’uditorio ad andare avanti su questa strada di libertà e di interesse collettivo per la cosa pubblica, sottolineando che il futuro spetta solo ai giovani effettuarlo, avvalendosi dell’esperienza corretta delle passate generazioni.
Dopo di che ha preso la parola il succitato candidato sindaco, che, talvolta in difesa e per lo più all’attacco, ha difeso a spada tratta tutto quanto è stato fatto durante il suo mandato sindacale. Lo ha fatto con sincerità e con sentimento, elencandone i successi, ma anche gli errori nel portare avanti l’interesse collettivo, a cominciare dalle opere di abbellimento del paese, ai servizi, e alle opere di rigenerazione urbana nel campo dell’energia alternativa, dotando a primo acchito gli edifici pubblici per passare in seguito a tutta la città.
Rientrerebbe, a suo dire, in questo il progetto di rigenerazione da finanziare con i soldi del PNRR assieme al Comune di Vieste . E questo per aggregare la popolazione minima occorrente prevista dal piano che è di quindicimila abitanti. “Con Vieste- ha detto- ci sta bene, perché è un paese turistico di prim’ordine, a cui ci conviene schierarci, se anche noi vogliamo un domani prossimo pervenire”.
Il riferimento è al bene culturale sommo: Paglicci e il suo Museo Paleolitico, per un verso e alle sue bellezze naturalistiche, a cominciare dal panorama unico ed infinito.
Nel dibattito è intervenuta anche Giovanna Fania, neo -farmacista, che si è detta lusingata di partecipare all’assemblea che vede protagonisti i giovani, perché un domani se le cose andranno bene, permetteranno a tanti altri di rientrare e lavorare per il bene del loro paese.
Il tutto si è concluso, dopo il grazie rivolto da parte della moderatrice Monaco, con scroscianti e lunghi applausi di assenso da parte del pubblico presente.
Ecco l’intero evento:
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.