Da alcuni mesi sui social si registrano episodi di violenza verbale tali ma far parlare apertamente di pericolo per l’incolumità dei cittadini. Accade a Rignano Garganico dove i sostenitori di un preciso gruppo politico (non facciamo il nome per non creare ulteriori dissidi) continuano a fomentare odio, ad emanare “sentenze” e a giudicare tutti e tutto, anche usando la denigrazione e l’offesa.
E ciò senza che il capo di questa coalizione abbia speso una parola a favore degli aggrediti o abbia trovato il tempo per dire ai suoi di calmarsi e di andare avanti con una campagna elettorale fatta di spensieratezza e di liceità dello scontro politico.
La gente è stufa e sempre meno si sta manifestando su Facebook e tramite i gruppi WhatsApp e Telegram.
Troppo odio, troppo livore nel nome della verità assoluta. A fomentare sono sempre i soliti noti, vecchi politici che spingono i più giovani e che si ergono al sapere supremo.
Già in precedenza avevamo parlato di problematiche relative all’abuso di alcool e droghe e alla presenza di soggetti ludopatici che si trasformano quotidianamente in leoni da tastiera, ma dalle istituzioni è arrivato solo il rimbrotto di quale politico con la conseguente scelta di ignorare la questione.
Noi continueremo a parlarne e soprattutto continueremo a dire no alle aggressioni sui social, che potrebbero trasformarsi anche in scontri fisici se nessuno inizierà a dare delle serie direttive a questi sparuti “opinionisti”.
La gente è stufa dei litigi e probabilmente sceglierà le coalizioni che “fomentano” la pace e la fratellanza tra i rignanesi. Sempre che si voterà il 12 giugno 2022.
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Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.