Pubblichiamo il post del primo cittadino uscente Luigi Di Fiore che risponde ad un nostro servizio su due concorsi in Comune. Noi facciamo semplicemente il nostro lavoro di cronisti, ma veniamo additati di fare politica.
Siamo al contrario vicini alla popolazione e alle genti di Rignano Garganico, che hanno tanti altri problemi per la testa: lo spopolamento progressivo, la mancanza quasi totale di lavoro, l’assenza di turismo e di progetti coraggiosi per il paese.
Ci aspettavamo un commento del sindaco Luigi Di Fiore su un altro nostro articolo, dove parlavamo di concittadini con problemi di droga, alcolismo, ludopatia e depressione, ma non è giunto alcun commento, a dimostrazione che la politica guarda solo dove vuole guardare. Probabilmente arriverà, ma in campagna elettorale, chi lo sa.
Nel nostro servizio di oggi non vi è stato alcun attacco alla pubblica amministrazione.
Non accettiamo lezioni di stile, di vita o di giornalismo da parte di nessuno, anche perché nel servizio di oggi ci siamo tenuti equidistanti da tutti gli schieramenti. Per questo non capiamo la presa di posizione del primo cittadino.
Il post del primo cittadino uscente.
Si è raggiunto e superato il limite. Leggo con estremo stupore le tendenziose illazioni, riportate in questo comunicato online. Da diverse settimane, in maniera quasi ossessiva, l’autore del testo, apertamente schierato con il movimento “vivarignanoviva”, riporta numerose “informazioni”, nessuna delle quali verificata e accertata, al solo scopo di aizzare e provocare le reazioni dei più. Inoltre, il suo unico scopo è quello di destabilizzare l’intera comunità, denigrare l’operato dell’attuale Amministrazione e cercare di portare acqua al proprio mulino. Menomale che la gente non è fessa, anzi, riconosce sempre la verità da che parte sta. Ma la cosa che forse non si riesce a capire, ahinoi, è che viene messa in cattiva luce Rignano Garganico con i suoi cittadini tutti. Il lavoro del giornalista, credo, dovrebbe fondarsi sui principi di imparzialità, obiettività e verità. Valori di cui, in molte occasioni, compresa questa, non si è avuta traccia. Io, da orgoglioso cittadino di Rignano, se fossi in lui, inizierei ad invertire la rotta cercando di promuovere quanto di bello si ha ed estromettendosi da una campagna elettorale che non ha bisogno delle sue provocazioni. Solitamente lascio correre, ma questa volta ha superato ogni limite. Io e l’intera mia squadra camminiamo a testa alta, con la coscienza limpida e senza timore nei confronti della cattiveria e dell’idiozia. Noi non abbiamo nessun bisogno di promettere nulla, questi giochi sporchi sono propri di altri. Ovviamente, rifletteremo su eventuali azioni legali, le accuse sono assai gravi e/o infamanti e semmai ci siano soggetti che utilizzano metodi macabri per acciuffare qualche voto, è giusto che la giustizia faccia il suo corso.
Tanta delusione e amarezza, dopo 5 anni di duro lavoro e sacrificio. Questa, purtroppo, è il lato brutto della politica, quella che non appartiene alla mia persona e non appartiene al movimento “Rignano Che Vorrei”.
Auguro un buon pomeriggio a tutti voi, cari Rignanesi.
Il Sindaco
Luigi Di Fiore
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.