Nei giorni scorsi festa nella sala parrocchiale di Via Portagrande, a Rignano Garganico, E questo per dare man forte e pubblico riconoscimento, a Matteo, il suo più importante ed indispensabile collaboratore – sagrestano. L’occasione è data dal suo 62 compleanno di vita, in massima parte spesa per mantenere lustro il decoro e la funzionalità delle tre strutture ecclesiali affidategli. Il riferimento è alla Chiesa Matrice dell’Assunta, a quelle di San Rocco, entrambi patroni della cittadina, e del Carmine.
Non solo, ma nelle feste comandate, di lui non si può fare a meno nella tenuta e funzione della Madonna di Cristo, millenaria chiesetta rurale sita alle pendici del paese. Si è cominciato subito con la Santa Messa pomeridiana, celebrata a San Rocco da Don Antonio Gianfelice ed immancabilmente servitadal nostro ‘festeggiato’. Durante il discorso augurale, invitando i parrocchiani a partecipare alla gran festa che di lì a poco doveva avere luogo, il parroco Don Santino Di Biase, vivamente commosso, ha tessuto ad una ad una le lodi di Matteo, ritenendolo un soggetto evangelico per antonomasia, per via della sua semplicità ed umanità. Non a caso il detto “E’ degli uomini semplici e puri il regno dei Cieli“ o l’altro “lasciate che i pargoli vengano a me”, e via dicendo.
In serata tutti si sono ritrovati nel salone parrocchiale, gremito come non mai, di parenti, amici e colleghi del festeggiato. In primis, i responsabili delle associazioni interne e collaterali alla chiesa, quali l’Azione Cattolica, gli Amici di San Rocco, il Terzo Ordine dei Francescani, ecc.
Matteo era contento, ringraziando ed abbracciando ad uno ad uno tutti gli intervenuti. Anche in questo caso, Don Santino, ha richiamato l’attenzione dei presenti sui valori – sentimenti sani del vivere insieme, in particolare quelli della generosità, della solidarietà e dell’altruismo.
Il momento clou si è avuto, dopo i primi ‘rinfreschi’ assortiti di dolce e salato, ossia le saporite ‘pizze’ e dolcetti di Gino, quello del taglio della torta, su cui si è visibilmente accanito l’ormai sessantaduenne, spegnando in un solo colpo le fatidiche candeline, ed offrendo subito dopo i primi pezzi a quelli del ‘vicinato’ e poi a tutta la sala. Qualcuno, ne ha contato tra gli andirivieni circa duecento. Tanti per un piccolo centro dome Rignano di appena 2000 mila abitanti. Insomma, è stata una bella festa avvertita da tutti, anche da quelli che per ragioni di malattia o di improrogabili impegni non sono potuti venire, ma che non hanno dimenticato di mandare latori per soddisfare la bisogna. Ed ora alcune notizie di carattere privato.
Matteo Petruccelli è nato in paese da Michele e Angela Tancredi ed è ultimo di nove figli, di cui qualcuno deceduto, ed altri dispersi in Italia e nel mondo per via di emigrazione. Egli vive con il fratello ‘Angeluzzo’ e la cognata Maria Saracino, da quando è morta la mamma. A dieci anni circa, il festeggiato è stato mandato agli studi in un apposito Istituto a Ficarolo in provincia di Rovigo.
E’ ritornato in paese alla fine negli anni’80. D’allora vive nel sociale religioso, rispettato dai Superiori ed amato e ben voluto dall’intera comunità, quasi tutta fatta da praticanti e credenti.
Questa testata si associa alla gioia collettiva, partecipando con vicinanza a questa grande gioia ed augurando al festeggiato di continuare a vivere gli anni futuri con lo stesso impegno ed attaccamento alla vita di tutti i giorni, così come ha fatto sino ad ora. Ad Maiora!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.