Incontro pubblico ben riuscito, quello di ieri sera sul tema della cosiddetta rigenerazione urbana a Rignano Garganico. Il tutto si è risolto in poco più di un’ora nel cortile antistante il Centro Polivalente (Palestra Comunale).
Ad assistervi c’era un discreto numero di gente motivata ed attenta, in gran parte composta da professionisti, insegnanti, giovani laureati e curiosi in genere, interessati alla ripresa dell’economia cittadina. Gli stessi durante l’attesa hanno avuto modo di visitare nei pressi una interessante e variegata mostra sui beni culturali e sugli aspetti paesaggistici. Tra l’altro, c’erano: opere ispirate per lo più a Grotta Paglicci di Paulina Sroka (acqueforti, mosaici e qualche scultura); idem quelle di Antonio Giuliani (incisioni su rame, alluminio e argento); infine, il resto era occupato con quadri dai colori sfavillanti e marcati ad olio e a tempera di paesaggi, a firma dei pittori Ruscitto, scomparso lo scorso anno e Antonio Iannacci. Circa Paglicci, da evidenziare quel del cavallo inciso su pietra e l’altro su metallo inerente a teste di bos-primigenius, l’ultimo dei quali scomparso nel 1600 nella pianura ungherese. Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Luigi Di Fiore che ha tenuto il resoconto sulle principali iniziative comunali in corso, come: l’ultimazione dei lavori di allestimento del Museo Paglicci; l’apertura funzionale del Centro Polivalente, a cura dell’Associazione Talia, promotrice della manifestazione odierna (diretta da Maria Grazia Urbano); il rapporto costruttivo istituito con le amministrazioni comunali vicine, ecc. E’ stata, poi, la volta dell’ingegnere Nicola La Macchia, redattore appunto del Documento di Rigenerazione Urbana (DPRU), già finanziato dalla Regione Puglia, all’interno del documento comprensoriale per 4 milioni e mezzo di euro, giunto secondo nell’apposita graduatoria. Ora si punterà da subito alla presentazione dei progetti esecutivi, all’istituzione del Comitato dei supervisori, in modo di arrivare presto alla cantierizzazione delle opere. Come già preannunciato più volte, sono tre le zone di intervento in paese: il centro storico, la Croce e l’ex-PIP artigianale. Dopo di che è intervenuto il vice-sindaco Emanuele Di Fiore, che si è compiaciuto vivamente con il tecnico presente per essere riuscito in breve tempo, con una programmazione – verifica dal basso, a realizzare qualcosa di confacente ed utile che promette bene per il futuro sviluppo plurisettoriale del paese. E’ seguito il buffet, accompagnato dalla musica del quintetto di Maurizio Tancredi, che ha stupito per le sue moderne performance. Momento clou: l’esibizione di ballo moderno tenuta dalla giovanissima ballerina Martina Moroni, nativa di Roma, ma appartenente a famiglia originaria del paese, che si è fatta molto applaudire., non solo per le ritmate movenze, ma anche per la sua acerba e fresca bellezza al naturale.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.