Al momento, come già accennato ieri in un precedente servizio, la crisi amministrativa resta congelata a Rignano Garganico. Probabilmente un solo consigliere lascerà la maggioranza capitanata dal sindaco uscente Luigi Di Fiore (che si ripresenterà con una coalizione rivisitata), mentre gli altri restano in attesa degli eventi e soprattutto dei chiarimenti tutti interni alla coalizione.
Rimane certa la candidatura alla carica di primo cittadino dello sfidante Matteo Stanco, espressione della minoranza “Patto per Rignano” e di ciò che resta del Partito Democratico. Tutto ciò mentre si è in attesa di capire se scioglierà la riserva o meno un ricco imprenditore della zona, che potrebbe dar vita ad una terza coalizione.
La discesa in campo di questo soggetto potrebbe portare scompiglio in ambedue gli schieramenti attuali, che si svuoterebbero di candidati e di contenuti (e non stiamo qui a dirvi il perché, è possibile immaginarlo). La settimana che verrà sarà decisiva in tal senso, anche se è presto per capire come si evolverà questa ipotesi elettorale.
Intanto, si è saputo che tra una paio di giorni ci sarà nelle campagne rignanesi un incontro tra più maggiorenti della possibile futura terza lista, a cui sono stati invitati a partecipare diversi imprenditori della zona (del campo turistico, artigianale e agricolo).
Il movimento che sta nascendo vuole, stando ai “si dice”, rivoluzionare l’attuale modo di far politica in paese, con i soliti fronti familiari che si mischiano qualche settimana prima delle elezioni. Da 40 anni nulla è cambiato anche per queste dinamiche di vecchio stampo: la popolazione è ridotta numericamente ai minimi termini, la disoccupazione è alle stelle, per non parlare dell’emigrazione quasi generalizzata (tornano solo i dipendenti pubblici che riescono a farlo). A ciò va aggiunta anche l’incapacità di attirare in zona gli investimenti che servono, soprattutto nel campo dei servizi e del terziario.
Ovviamente con questo non vuol dire che il sindaco Di Fiore con vice-sindaco Giosuè Del Vecchio e la loro maggioranza abbiano lavorato male. La città è più bella, più vivibile, più protetta, più social, ma purtroppo meno attrattiva. Mancano ristoranti, non ci sono negozi di abbigliamento, non vi è il turismo tanto agognato e la popolazione è sempre più anziana e bisognosa di assistenza.
Se il cosiddetto “terzo candidato” accetterà di scendere in campo e vincerà le elezioni Rignano si potrebbe ritrovare di colpo nei circuiti della politica e dell’economia che contano, tornando ad essere perno principale della cosa pubblica di Capitanata e non solo, proprio come accadeva tra gli anni ’70 e gli anni ’80m, quando in paese vi erano politici di grosso calibro.
In caso contrario la nascente coalizione potrebbe fare da ago della bilancia e far vincere/perdere gli uni o gli altri.
Non ci resta che attendere. Ad oggi, lo ripetiamo all’infinito, restano due soli candidati e sue sole liste: Luigi Di Fiore e Matteo Stanco, due giovani ben visti e ben conosciuti tra i rignanesi in sede e non solo.
Che vinca il migliore!
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.