Continua l’azione di sensibilizzazione de “ Il Lions Club Gargano…”di San Marco in Lamis. Tanto in vista del “burraco”- raccolta fondi di Domenica prossima 26 novembre pro restauro del “Presepe a sagome…”, di cui si dirà. Questa volta lo fa, ripartendo in quarta con il suo presidente in testa, Nicola Tricarico, medico specialista otorino – laringoiatra in pensione e socio lionino convinto e praticante sin da giovane. Lo stesso è un personaggio assai stimato nell’ambito associativo, per le sue idee e progetti di largo respiro messi in atto in ogni campo e dove. Non a caso nel biennio 2008/2009 é chiamato a svolgere l’ambita carica di governatore del Distretto 108 AB dei Lions, che copre l’umanità dell’intera costa adriatica, quella che va da Venezia a Santa Maria di Leuca.
Da sempre egli ha privilegiato nel territorio, oltre all’ambiente, l’aspetto culturale. In virtù di questo è stato un sostenitore e valorizzatore di punta del noto sito Paleolitico di Grotta Paglicci di Rignano Garganico. L’estate scorsa è stato l’unico personaggio di punta a ricevere e ad accompagnare al Museo predetto, Alessandra, figlia del compianto paleontologo e scopritore Arturo Palma di Cesnola, pregiata regista di spettacoli classici, unitamente ad una collega sceneggiatrice di Berlino.
Riprendendo il discorso di cronaca, va ribadito che, nell’ambito dell’offerta di servizi alla comunità, l’iniziativa in parola comporta una raccolta fondi finalizzata al restauro del “Presepe a sagome dipinte” custodite nella Chiesa della Collegiata di San Marco in Lamis. Si tratta di rare opere realizzate su legno o tela da artisti locali tra la fine ‘800 e inizi ‘900 e rappresenta, secondo la scrittrice e docente Grazia Galante “la massima espressione della cultura religiosa popolare”. Da qui il vivo e rinnovato ringraziamento degli organizzatori dell’evento in parola.
C’è di più. Ancor prima, forse più di una ventina di anni fa si occuparono delle sagome due artisti – animatori: il compianto Nick Petrucceli di San Marco in Lamis e il foggiano, Ciro Inicorbaf. Il primo, attratto dall’affinità del tema e del genere con il suo operare; l’altro, vivamente colpito dall’originale pregio artistico delle opere, allora tenute a bada nella centralissima Chiesa Madonna delle Grazie, se le caricò e portò in mostra nel Capoluogo, dove fu molto apprezzata dai buongustai dell’arte nostrana. All’anzidetto critico foggiano, già dipendente dell’Inps, va il ringraziamento di chi scrive, perché gli ha permesso di far conoscere con un suo articolo (La Gazzetta del Mezzogiorno) la bellezza vera e semplice degli anzidetti dipinti, la cui opera non va assolutamente attribuita al pittore milanese Natale Penati, seppure abbia affrescato la Chiesa delle Grazie con le sue più belle opere realizzate un po’ ovunque nel Gargano. Lo esclude anche il nipote Roberto, che ha pubblicato or ora un libro sul tema.
Ora veniamo al nocciolo della questione. La predetta raccolta fondi viene attuata con l’organizzazione di un burraco solidale e anche attraverso contribuzioni volontarie, che concorreranno alla estrazione di doni messi a disposizione da diversi esercizi commerciali di San Marco in Lamis. Il previsto gran raduno di domenica prossima, con inizio alle ore 15:30 presso il nuovo Centro polifunzionale sito lateralmente all’ ingresso principale della Villa comunale.
A questo seguirà la premiazione dei vincitori e l’estrazione dei premi per la contribuzione volontaria, con un rinfresco per i partecipanti offerto dal Lions Club Gargano cultura e ambiente.
A quanto viene precisato l’evento in parola “…si inserisce in un nuovo e più ampio progetto di servizio del Lions Club Gargano cultura e ambiente, che intende concretamente e fattivamente attuare lo scopo associativo “Partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale delle comunità.”
N.B. Per informazioni e iscrizioni al burraco solidale ed anche per partecipare alla raccolta fondi contattare i numeri seguenti: 3358179416-3289220512, oppure scrivere a: lions.gargano.culturaeambiente@gmail.com.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.