Il consigliere regionale, Napoleone Cera, detto Napi, di San Marco in Lamis torna di nuovo a interrogare la maggioranza della Regione, chiedendo addirittura un incontro con l’apposito assessore al ramo. Lo fa per chiedere delucidazioni sui problemi che toccano da vicino gli addetti all’agricoltura, a suo dire “disastrata” in questi ultimi tempi, a causa delle precipitazioni eccessive ed irregolari abbattutesi non solo nel centro Nord con il picco in Emilia Romagna, ma anche al Sud e in particolare nella nostra Puglia e de visu nella Capitanata, dove l’interesse del consigliere regionale concentra tutta la sua attenzione e l’impegno risolutivo per la soluzione dei tanti problemi che affliggono il territorio. In questo caso, soprattutto il distretto di San Severo e dintorni.
Per di più le piogge, a dire di Cera, non solo hanno manomesso le colture, ma anche suscitato malattie gravi alle piante del tipo peronospera. Morbo fungino, quest’ultimo, che colpisce, in particolare, le piante di vite, riducendone non solo la produzione , ma causando gravi ed irreversibili. danni alle nostre colture. In questo caso, secondo l’interrogante, le viti infette possono ridurre un calo significativo della produzione, portando a un’inevitabile crisi economica per i nostri viticoltori.
“A fronte di questa emergenza, egli scrive, chiediamo che venga istituito un tavolo di confronto tra esperti, agronomi, associazioni di categoria e rappresentanti del settore vitivinicolo, per valutare le strategie più appropriate per combattere queste malattie e mitigarne gli effetti sulla produzione.
Sollecitiamo, aggiunge, inoltre, la Regione Puglia a destinare risorse adeguate per la ricerca e lo sviluppo di trattamenti innovativi, ma anche per la formazione e l’informazione degli agricoltori sulle pratiche agronomiche e sui protocolli di prevenzione per ridurre il rischio di diffusione delle malattie.
E ancora: chiediamo che venga istituito o comunque aggiornato lo Schedario viticolo Pugliese, che raccoglie i dati dei produttori vitivinicoli pugliesi. Si tratta di informazioni indispensabili per la agricoltura”. La notizia di quest’appello non appena si è diffusa sui social è stata accolta dagli interessati con vivo compiacimento, conscia che n”in cielo” c’è sempre qualcuno che ove occorra si butta immediatamente a capofitto per focalizzare il problema e concorrere, a prescindere dai ruoli, alla sua soluzione. Non c’è bisogno di dire bravo!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.