Continua a ritmo intermittente il flusso dei visitatori al Museo Paleolitico di Grotta Paglicci di Rignano Garganico. Questa volta a farvi tappa nella mattinata di oggi è stata una ventina di patiti della materia, provenienti dalla Romagna. Precisamente da Forlì, realtà dove opera da anni una associazione piuttosto attiva e competente.
Lo è soprattutto dal 1996. allorché la città ospitò l’ultimo Congresso Internazionale di Scienze Preistoriche svoltosi in Italia. Per di più una composita équipe di esso ha avuto modo di visitare il sito degli scavi e la mostra iconografica in paese, coordinato dagli stessi paleontologi dell’Università di Siena.
A promuoverlo era stato lo stesso Professore Arturo Palma di Cesnola, in qualità di vicepresidente del sodalizio internazionale e responsabile degli scavi di Paglicci, considerato dagli scienziati un non plus ultra nello Stivale e nel mondo per ciò che riguarda la ricerca in campo e il numero e varietà dei reperti che abbracciano l’intero periodo Paleolitico (Superiore, Medio ed Inferiore).
Dopo il Museo, ubicato in Corso Giannone nel cuore del centro storico, molto apprezzato dai visitatori per via della novità del linguaggio esplicativo tutti incentrato sul video-digitale (curato a suo tempo dall’architetto Stefano del Pozzo sotto la guida di Anna Maria Tunzi della Soprintendenza, gli stessi, accompagnati da Enzo Pazienza si sono recati al Laboratorio didattico, l’unico attivo in provincia di Foggia, ubicato nell’apposita struttura, annunciata sulla parete esterna da un ‘murales’ della nota pittura dei cavalli (riprodotta dall’artista Antonio Giuliani), ben disposta in Largo Portagrande.
Qui gli interessati, circa una ventina, hanno seguito con il fiato sospeso la lezione pratica impartita con cura e cognizione di causa dal Pazienza. Dopo di che soddisfatti e pieni di entusiasmo, questi ultimi, coordinati dall’esperto, Nicola Pazienza di “Gargano Wunderland” della vicina San Giovanni Rotondo, hanno lasciato il paese, non senza aver ammirato prima il panorama unico dal Belvedere e posato per la foto – ricordo a ‘bordo’ della vicina panchina gigante, considerata ormai unanimemente un’attrattiva – souvenir da non mancare.
Buon viaggio e arrivederci alla prossima puntata con altri nuovi ed interessati protagonisti!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.