Alle ore 18,00 di oggi, 8 marzo festa della donna, gran raduno di popolo a San Giovanni Rotondo in Rotondo, nell’atrio di Palazzo di città, già convento francescano. Tanto per la difesa e l’avvio a nuova vita dell’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, minacciato in questi ultimi tempi da una grave crisi di economico – finanziaria, senza precedenti, che rischia di snaturare la sua funzione e identità di polo sanitario di prim’ordine in Puglia e in Italia.
A renderlo noto è un apposito Comitato Civico, denominato appunto “Per la rinascita e la difesa di San Giovanni Rotondo”. Organismo, quest’ultimo, autodefinitosi spontaneo e indipendente. Il connubio formale è d’obbligo, perché l’una e l’altra realtà sono sotto il manto di Padre Pio, santo e figura di levatura mondiale, alla cui tomba in loco fanno sosta ogni anno e in tutte le stagioni centinaia e centinaia di migliaia di pellegrini.
“Non sono in gioco soltanto rilevantissime questioni economiche ed occupazionali – afferma Antonio Cisternino, primario urologo presso l’omonimo reparto di Casa Sollievo e portavoce del Comitato – non si può lasciare sordamente correre che il miracolo di San Pio, la commovente opera di carità che con il concorso di tanti, di tutto il mondo a meno di settant’anni dalla sua apertura (il nosocomio fu inaugurato il 5 maggio 1956) divenuto uno dei migliori ospedali d’Europa venga oggi ridimensionato, un domani abbandonato e ancor peggio che scompaia per mere derive aziendalistiche”.
“Rivendichiamo – aggiunge Cisternino – la prosecuzione di quell’opera di carità che si è tradotta anche in lavoro per migliaia di operatori sanitari e non , ma soprattutto in salute per migliaia di persone.
Infine, l’anzidetto primario di Casa Sollievo, dopo aver chiarito che l’iniziativa odierna non avrebbe alcuna paternità partitica o di fazione chiede ai cittadini di contribuire con la loro presenza – intervento “a scuotere le coscienze per non essere infedeli custodi del grande lascito e del grande esempio di San Pio che appartiene a tutti noi”.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.