Il Circolo AUSER di San Marco in Lamis, in collaborazione con la Pubblica Amministrazione di San Giovanni Rotondo, la Regione Puglia, la Provincia di Foggia, il Consorzio di Bonifica della Capitanata, il GAL Gargano e il Circolo Giulio Ricci di Rignano Garganico, organizza la prima edizione del Premio Giovanni Scarale, che sarà assegnato quest’anno a 5 personalità sangiovannesi.
L’evento avrà luogo il prossimo 1 settembre 2024, presso il Largo delle Monache (Piazza Santa Maria de Mattias), e sarà inserito nell’ambito delle manifestazioni previste per Borgo Divino 2024. Si parte alle ore 19.00 con la presentazione del volume storico di Andrea Ruscitto “Rivolte Contadine ed Eccidi in Capitanata – Terra di Sole, di Grano e di Rivoluzione“, che tratterà anche del famoso eccidio di San Giovanni Rotondo, che costò la vita a tantissimi concittadini di Scarale.
La serata proseguirà poi con la degustazione dei migliori vini della Capitanata e della Puglia, accompagnati dai prodotti locali della zona e dalle sonorità dei Red Diamonds (ore 23.00). Qua e là la comparsa dei Totem di Andrea Ruscitto, scrittore, pittore ed artista poliedrico.
Interverranno all’evento il sindaco sangiovannese Filippo Barbano, l’assessore alla cultura Gennaro Tedesco, il presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti, il consigliere provinciale Giosuè Del Vecchio, il presidente dell’AUSER Angelo Riky Del Vecchio e rappresentanti delle varie istituzioni patrocinanti l’iniziativa.
Chi sono i premiati del 2024?
I premiati di quest’anno sono:
- Toni N. Augello, scrittore e romanziere;
- Antonio Ciccone, pittore e ritrattista (alla memoria);
- Raffaela De Santis, Dirigente Medico Oncologia Pediatrica San Giovanni Rotondo;
- Michele Fini, politico ed imprenditore;
- Valentina Latiano, musicista e cantatrice (fondatrice Mulieres Garganiche).
Ma chi era Giovanni Scarale?
Giovanni C. Scarale è stato un intellettuale, politico socialista e attivista italiano, nato il 6 marzo 1933 a San Giovanni Rotondo, da una famiglia di contadini benestanti. Ha avuto una carriera poliedrica, con contributi significativi in campo letterario, educativo, giornalistico e civico, legando gran parte della sua attività alla figura di Padre Pio e alla comunità di San Giovanni Rotondo.
Formazione e carriera professionale.
Scarale ha conseguito una laurea in filologia classica presso l’Università di Napoli, e ha insegnato per un triennio presso l’Institut auf dem Rosenberg a St. Gallen, in Svizzera. Successivamente, ha lavorato come redattore editoriale alla Mondadori di Milano, una delle più importanti case editrici italiane.
Attività culturale e sociale.
Negli anni ’60, Giovanni Scarale ha fondato la rivista Il Fratozzo, che poi divenne Il Fraticello. Questa pubblicazione era legata alla figura di Padre Pio, che aveva approvato l’iniziativa. Nel 1968, ha co-fondato il Circolo Culturale “Lo Sperone” con l’obiettivo di promuovere la dignità, la giustizia e la libertà, al di là delle ideologie politiche. La rivista Lo Sperone, da lui diretta, divenne un punto di riferimento per il dibattito culturale e sociale della sua città, attirando sia consensi che critiche.
Dopo la morte di Padre Pio, Scarale organizzò la mostra “Padre Pio contestatore”, sottolineando il ruolo innovatore del frate nella spiritualità e nella società. Inoltre, ha svolto un ruolo attivo nella difesa del Convento e del Santuario di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, contrastando tentativi di asservimento.
Impegno per la comunità.
Giovanni Scarale ha anche contribuito significativamente al miglioramento dei servizi sanitari locali. Tra il 1983 e il 1988, come Presidente del Comitato di Gestione dell’USL FG3, portò a termine la costruzione dell’ospedale civile di San Marco in Lamis, aprì una sede di Pronto Soccorso a Rignano Garganico, e migliorò vari servizi sanitari a San Giovanni Rotondo.
Produzione letteraria.
Scarale era anche un poeta e scrittore prolifico. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie in italiano e in dialetto sangiovannese, contribuendo a innalzare il dialetto a dignità letteraria. Tra le sue opere figurano raccolte come Italia, Cantico tunisino, Ad ogni ritorno un canto, Ora Padre Pio è in noi, e altre ancora. Ha tradotto in dialetto sangiovannese anche tre canti dell’Inferno di Dante, e alcune sue poesie sono state musicate.
Ultimi anni e morte.
Giovanni Scarale si è opposto con forza all’esumazione del corpo di San Pio, raccogliendo firme contro questa pratica. Morì il 2 aprile 2010, proprio mentre attendeva l’annuncio ufficiale della traslazione del corpo di Padre Pio.
La vita di Giovanni Scarale è stata caratterizzata da un impegno costante per la sua comunità, una dedizione alla cultura e un forte legame con la figura di Padre Pio, che ha influenzato profondamente il suo lavoro e la sua visione del mondo.
Per saperne di più: www.borgodivino.org
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.