Nelle strade di Rignano Garganico, piccolo e isolato centro abitato di 1800 anime ubicate nell’entroterra del Parco Nazionale del Gargano, vi sono leggende e storie tratte da fatti realmente accaduti (o che si pensano tali) che ancora oggi inorridiscono i più piccoli e persino chi li racconta. Si narra, ad esempio, di una Suora senza testa, tale Teresa (non conosciamo il suo nome da laica), che pare vagasse per le vie del centro storico di origini medievali alla ricerca di bimbi solatii.
La nobildonna costretta a diventare suora.
La leggenda parla di una nobildonna costretta a diventare suora e che finì al centro di uno scandalo intriso di passione, sesso e tanta omertà. Una bella del paese, figliastra del Barone Corigliano, fu costretta a prendere i voti dopo essere stata rifiutata in sposa. All’epoca era normale che il governante avesse più donne; addirittura uno di loro istituì lo Jus Primae Noctis, di qui il detto che i Rignanesi sono tutti figli del Barone.
L’amore per Don Matteo.
Entrata in convento, in piena clausura, conobbe un giovane sacerdote, di cui si innamorò follemente. I due ebbero una lunga relazione. Nel convento non si parlava d’altro, anche perché quel sacerdote faceva gola a molte consorelle, che si erano invaghite di Don Matteo.
Leggenda probabilmente ereditata da altre realtà italiane.
Probabilmente la leggenda è nata agli inizi del Cinquecento e si rifà a storie simili narrate in altre parti d’Italia. Fatto sta, una mattina Suor Teresa viene trovata da una consorella a terra agonizzante. Era nella sua cella. Aveva partorito un feto morto e si era tolta la vita tagliandosi la gola. I sospetti della madre badessa e delle altre suore ricaddero subito su Don Matteo, ma le prove non furono mai trovate.
Uno spauracchio per i più piccoli.
Di qui nasce la leggenda che si raccontava ai bambini di Rignano per evitare che uscissero probabilmente da soli e soprattutto di sera. La storia, tramandata oralmente, parla del fantasma di Suor Teresa che vaga nelle notti tenebrose e nebbiose alla ricerca del suo bambino. Gira con la testa mozzata tenuta sotto un braccio e rapisce i bambini e le bambine che vagano da soli. A lei sono state attribuite le scomparse di molti piccoli, ma ovviamente la sua è solo una leggenda.
E voi l’avete mai incontrati da bambini?
Ne parleremo assieme durante l’edizione rignanese di Borgo Divino 2024 (www.borgodivino.org) il 17 agosto, nello splendido scenario del centro storico di origini medievali e nella cornice del Castello Baronale.
Una leggenda avvolta dal mistero.
Questa leggenda di Rignano Garganico, sebbene avvolta nel mistero e nel terrore, riflette una realtà umana e storica intricata di passioni, scandali e segreti. La figura di Suor Teresa senza testa, con la sua tragica vicenda d’amore e disperazione, ha affascinato e spaventato generazioni di abitanti di questo piccolo centro abitato.
La storia di Suor Teresa è un racconto che mescola elementi di romanticismo, tragedia e superstizione. La sua figura, priva della testa ma animata da un’intensa ricerca del suo bambino, evoca un senso di inquietudine e mistero nelle notti oscure e nebbiose di Rignano Garganico.
Questa leggenda, tramandata oralmente da generazioni, ha funzionato anche come un modo per proteggere i bambini dall’errare da soli, soprattutto di sera. L’idea di un fantasma che vagabonda per le strade alla ricerca di bimbi solitari è certamente un deterrente efficace per tenere i più piccoli al sicuro.
Tuttavia, al di là della sua natura fantastica, la storia di Suor Teresa ci ricorda anche la fragilità e la complessità delle relazioni umane. La sua vicenda ci invita a riflettere sulle conseguenze delle scelte che facciamo e sulle tragedie che possono derivarne.
Anche se la figura di Suor Teresa potrebbe non essere altro che una leggenda, il suo ricordo continua a vivere nel tessuto stesso della comunità di Rignano Garganico, intrecciandosi con la storia e la cultura del luogo. E mentre le notti continuano ad avvolgere il paesaggio con il loro velo di mistero, Suor Teresa senza testa rimane un simbolo di fascino e timore per chiunque si avventuri nelle sue strade antiche.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.