“Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” è il titolo del corposo programma previsto il primo febbraio prossimo nella Sala consigliare del Comune di Foggia. Città, come noto, considerata unanimemente la più martoriata d’Italia, in termini di Vittime Civili causate dai bombardamenti aerei degli alleati durante II Guerra Mondiale. Il maggior numero di morti e devastazioni si è verificato precisamente nell’estate 1943.
A condurre l’incontro sarà il giornalista e scrittore Maurizio De Tullio, questa volta in veste di direttore della rivista “Diomede”, ideatore e promotore di pace. Tanto a nome e per conto della medesima Associazione organizzatrice e degli Enti pubblici interessati.
Si comincerà alle ore 10.00 con i saluti istituzionali di Maria Aida – Tatiana Episcopo, sindaca di Foggia, nonché Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Subito dopo salirà in cattedra, Michele Corcio, presidente della Sezione Provinciale dell’ANVCG di Foggia, che svilupperà appuntino il tema “Attualità di una Associazione storica: valori , finalità ed iniziative per promuovere una cultura della pace”. Quest’ultimo è un oratore preparato ed empatico, assai noto per aver diretto per molti anni la sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi.
Saranno, poi, a prendere i microfoni, i Dirigenti Referenti degli Istituti Comprensivi “De Amicis – Pio XII” e “ Nicholas Green”, altresì del Liceo Scientifico “A.Volta” . E questo per la presentazione degli elaborati che hanno partecipato al Concorso Nazionale ANVCG – Ministero della Pubblica Istruzione “1944 – 2024”: le stragi e le violenze sui civili in Italia nella Seconda Guerra Mondiale e nei conflitti armati recenti”.
Alle ore 11.00 sarà effettuata la consegna di attestati e premi. Dopo di che è prevista la proiezione del video – testimonianza di Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto del 1944. Saliranno, quindi, sul palco l’attore Luigi Schiavone e lo scultore Alfredo Romagno, alias Nemo. Il primo per declamare il monologo “Coriandoli” e l’altro per spiegare le regioni e i sentimenti che hanno ispirato il “Monumento alle Vittime Civili dei bombardamenti sulla Città di Foggia nell’estate del 1943”, su cui si è speso tanto per la sua realizzazione artistica e invenzione progettuale.
Su questo tema, il cui ricordo è ancora vivo tra gli anziani rimasti, si è scritto tantissimo e si scriverà ancora, perché le bombe cadute dal cielo o abbandonate nei depositi, nonostante i “”brillamenti” vari eseguiti dagli specialisti militari dal dopoguerra a tempi più vicini a noi, hanno continuato a fare vittime, tra gli adulti e ragazzi innocenti non solo nel Capoluogo, ma anche nella provincia. Forse sul tema si scriverà un vero e proprio libro, data l’attualità delle guerre nel mondo e l’uccisione di gente inerme e bambini.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.