Avendo come traccia l’impegnativo tema “Cultura e territorio” si è svolto ieri sera nella sala della ex chiesa del Purgatorio in Rignano Garganico un interessante dibattito sul radicamento della cultura nel territorio, la cui discussione è ruotata intorno alla nostra identità culturale in rapporto al territorio. Argomento sempre attuale e pregno di diverse interpretazioni.
L’evento è stato condotto dallo scrittore locale Raimondo Ardolino e ha visto gli interventi autorevoli di quattro protagonisti della scena culturale del territorio: Antonio Motta, scrittore ed editore, Carla Bonfitto, professoressa e divulgatrice culturale, entrambi di San Marco in Lamis, e gli scrittori Lio Fiorentino e Francesco Rinaldi di San Giovanni Rotondo.
Antonio Motta si è dilungato sull’importanza della poesia dialettale di Francesco Paolo Borazio, non a torto considerato uno dei poeti più importanti d’Italia in ambito vernacolare, il cui poemetto “Lu Trajone”, fu pubblicato nel 1977 proprio da Antonio Motta, e in seguito anche di Joseph Tusiani.
Sulla stessa linea si è intrattenuta Carla Bonfitto che ha invece parlato della sua attività di divulgatrice di cultura, di libri, molto impegnativa in fase produttiva e radicata nel territorio, e sopratutto molto seguita. Da ricordare almeno gli appuntamenti estivi “Pagine d’Autore” che raccoglie intorno a se molta attenzione.
Degli altri due scrittori, Rinaldi e Fiorentino, entrambi gli Autori hanno raccontato del loro approccio alla scrittura, dei loro lavori letterari e del loro radicamento nel territorio.
Sono intervenuti il sindaco Luigi Di Fiore che ha ringraziato i presenti, e il consigliere comunale Salví Piccirilli.
Luigi Ciavarella
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