Colpisce ancora Alexis con la sua ultima poesia dal titolo “Jèva na bbusciija” per mettere a nudo i suoi sentimenti nei soliti litigi d’amore con ogni probabilità capitatigli in gioventù e superati dopo aver scoperto che la rottura non aveva basi serie, ma era un modo come un altro per saggiare i propri sentimenti.
Solitamente il distacco si concludeva sempre, come si è solito dire, con una rimpatriata e un nuovo bacio d’amore sulle onde della canzone, “…come prima e più di prima…”. Anzi si può dire che i sentimenti conditi di dubbi e bugie costituiscono talvolta l’unicità dell’amore vero. Da qui i proverbi in proposito e forse anche la composizione non solo di una poesia, come nel nostro caso, ma addirittura di una vera e propria canzone, come nel caso di quella, assai famosa negli anni ’70, che ne vide autore e cantante il grande Jmmy Fontana ossia”L’Amore non è bello, se non è litigarello”.
Torniamo di nuovo sull’argomentazione odierna. La rottura tra Alexis o chi per esso parte da una bugia banale, ovvero detta per caso, specie da parte femminile, quasi a sfida: “Ima jésse félice cu l’ati”, lasciandosi su due piedi per una “fregnate”, o meglio per una fesseria. Cala a questo punto tra i due il sipario – silenzio e ognuno di loro cerca o meglio prova di dimenticare l’altro, interessandosi o cercando di ripetersi in sentimenti, volgendo il pensiero ad un altro.
Si passa quindi a trattare la “gelosia”, il sentimento che uccide l’amore e che fa soffrire a morte chi ne è affetto, come nel caso di Alexis. La sofferenza spinge poi alla ricerca dell’altro e alla riflessione” Forse si è detta una bugia di troppo”, che spinge all’analisi e nel contempo all’incontro dei due cuori infranti. Vince, insomma, l’amore e si torna di nuovo a stare assieme(“avvunite”) e a volersi più bene di prima, riconoscendo ognuno che le parole dette erano solo bugie.
Sulla gelosia, come ha confessato, lo stesso Alexis, durante la recente presentazione del suo secondo libro di Poesie “Amore /Autobiografia dell’anima” ha molto a dire, avendolo provato aspramente pure lui nel corso della sua prima fiammata d’amore, che si rivelò presto eterea ed evanescente. Tanto da sparire subito dalla memoria non appena ebbe incontrato il suo Vero e duraturo Amore, quello stesso che gli ha procurato una famiglia felice, cosciente e rispettosa dei sentimenti di ciascun componente. Sicuramente con un’altra lui non sarebbe stato felice e lo sarebbe stato ancora di meno, per effetto della gelosia, vedere lei con un altro mano nella mano.
Jèva na bbuscìja
(amore e ggelosija)
Ce sime scerràte,
rumaste pe na fregnata
e t’jè ditte ima jèsse
fèlice cu l’ati.
Ime fàtte pace e
turnàte avvunite cu
cchiù bène de prima.
Amore mija, quiddi
parole che jè ditte
cu tanta sencéreta
jèvene bbuscìja.
Pitéva ma’jesse
felice senza de te e
cu n’ata?
Putéva ma’ suppurtà
de vedèrete cu n’atu
mana a mana?
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.