Come ormai si assiste da anni, ad ottobre , mese d’inizio scuola per antonomasia, si ritorna a respirare cultura un po’ ovunque, ed anche a Rignano Garganico. Questa volta si inizia con un libroforum su un tema e testo singolare. Si tratta di “Aporia” / Canne / La battaglia infinita” di Michele Guerra. L’incontro, è proposto da alcuni sodalizi di Apricena, tra l’altro il locale A.C. Centro Culturale unitamente al Lions Club di San Marco in Lamis e in accordo con il Comune di Rignano.
Esso vedrà il suo svolgimento , mercoledì 5 Ottobre, alle ore 18,30 nella Rinascimentale e capiente Chiesa Matrice dell’Assunta del paese, gentilmente concessa dal parroco Don Santino Di Biase, che da tempo dimostra il suo incondizionato interessamento non solo nei confronti delle cose religiose, ma anche della cultura, in particolare di quella locale. Non a caso l’invito è sottoscritto dal sindaco, Luigi Di Fiore, dal presidente Lions, Mariano Benedettino e da quello del C.S.A., Emma Papa.
L’argomento è “Canne” , luogo dello scontro finale tra i Romani dei Consoli e l’esercito dei Cartaginesi, guidati da Annibale, uno dei condottieri più apprezzati e discussi della storia antica. Come risaputo, Canne era un’antica città dell’Apulia (Puglia) sorgeva ad una decina di chilometri dal mare su una altura a destra del fiume Ofanto .
Oggi nell’anzidetta località, che si trova in territorio di Barletta., chiamata appunto Canne della Battaglia, è possibile trovare reperti dell’epoca, molti dei quali sono stati già raccolti e sono visitabili nel locale Museo. Come pure nei pressi è venuto alla luce un vero e proprio villaggio apulo con menhir e necropoli.
L’appellativo dato al posto richiamerebbe da vicino anche un’altra località ed evento storico. Si tratta dello scontro, accaduto nel 1137 (cronaca di Romualdo Salernitano), tra l’esercito di Rainolfo, duca di Puglia, e quello del cognato Ruggero, re di Sicilia, duca di Calabria e di Capua, che fu sconfitto e messo in fuga. Il tutto si concretizzò in una località, sita nelle matine di Rignano, a circa una decina di chilometri a destra del Candelaro.
L’ascolto orale sarà alleggerito dagli interventi musicali del “St.Cecil Saxophone Quartet della Scuola di Musica ‘S.Cecilia’ di San Marco in Lamis. Sia sugli attori, sia sui fatti e i luoghi dove si sono svolte le vicende continuano a regnare misteri ed incertezze sia tra gli studiosi ed esperti sia tra i discenti, attratti soprattutto dalla forte ed empatica personalità dello “straniero”, troppo spesso mal giudicato e definito sprezzantemente “barbaro”dai potenti Romani.
Da qui il punto di vista dell’Autore che con il libro ci offre una ‘sorprendente” alternativa. Per saperne di più, oltre a seguire l’incontro, occorre leggere il libro, accessibile sia via cartacea sia via on line.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.
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