Nei giorni di “Tutti i Santi” e dei Defunti, Rignano Garganico e altri centri del Gargano rivivono un’antica tradizione: la questua a nome delle “anime de ‘lli murte”. Questa pratica, condotta da ragazzi e adolescenti, rappresenta un momento di ricordo e affetto per le persone care scomparse. Sebbene oggi siano pochi i giovani a portarla avanti, un tempo era un’usanza diffusa che coinvolgeva tutta la comunità.
Fino agli anni ’70, la questua era una consuetudine partecipata da ragazzi e adulti, in un’atmosfera di condivisione e di festa. I gruppi, composti principalmente da ragazzi di ceto popolare, si recavano a casa di parenti e amici, cantando e suonando con strumenti tradizionali come chitarre, fisarmoniche e tamburi. Le loro richieste di doni, spesso frutti di stagione e prelibatezze locali, erano accompagnate da canti che raccontavano storie e tradizioni del territorio.
Una delle strofe più diffuse, che i ragazzi hanno recuperato dalle persone anziane del paese, recita: “Oggi è Tutti i Santi e tutti lo sapete, portami avanti queste figlie zite…”. Questo canto, che richiede doni a nome dei defunti, è un invito a ricordare chi non c’è più, unendo la comunità in un gesto di affetto e riconoscenza.
Le offerte raccolte dai ragazzi non erano solo materiali, ma si traducevano in un momento di convivialità. Alla fine della serata, i partecipanti si riunivano per un banchetto collettivo, spesso a casa di uno dei membri del gruppo. Era un’opportunità per stare insieme, per i fidanzati di incontrarsi e per i più bisognosi di gustare un buon pasto.
Tuttavia, con il passare degli anni e l’emigrazione che ha disgregato il tessuto sociale, questa tradizione ha subito un declino. L’influenza della televisione e il cambiamento delle abitudini culturali hanno portato a una diminuzione della partecipazione. Oggi, pochi continuano a celebrare con la stessa intensità questa usanza, e la pratica si è ridotta a un evento sporadico.
Un altro elemento affascinante di questa tradizione è l’usanza di imbandire la tavola la sera di Tutti i Santi, in attesa di eventuali visite notturne dei defunti. Questo gesto rappresenta un atto di rispetto e un modo per mantenere viva la memoria di chi non c’è più.
Sebbene la tradizione di Tutti i Santi non sia più così radicata come un tempo, essa rimane un simbolo importante del legame tra le generazioni e un invito a riflettere sul significato della vita e della morte. Rignano Garganico continua a custodire questo patrimonio culturale, sperando che un giorno possa tornare a risplendere come in passato.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.