Rignano Garganico, il comune più piccolo del Parco Nazionale del Gargano, rischia di trasformarsi in un “ricettacolo” di pale eoliche, con un impatto devastante sull’agricoltura e sulla collettività. Decine di progetti, presentati da aziende tra cui multinazionali, puntano a installare impianti per l’accumulo e la vendita di energia elettrica “pulita”. Lo denuncia il movimento Alternativa – Socialisti & Democratici del posto.
Un futuro incerto per l’agricoltura:
- Impatto ambientale. Il paesaggio naturale verrebbe deturpato e l’ecosistema del Parco Nazionale alterato.
- Terre sottratte. I terreni coltivabili verrebbero sottratti agli agricoltori, mettendo a rischio la loro attività e il loro futuro.
- Mancanza di royalties. Le società non sono tenute a versare royalty al Comune, privando i cittadini di un importante contributo economico.
Un Comune impotente:
- Autorizzazioni bypassate. Le norme nazionali e regionali impediscono al Comune di intervenire, rendendolo di fatto impotente.
- Proteste degli agricoltori. I cittadini si ribellano contro la perdita di terreni e il declino del settore agricolo.
- Richiesta di aiuto. Gli agricoltori chiedono l’intervento di politici e istituzioni per tutelare il loro territorio.
Un futuro da difendere:
- Ecosistema a rischio. La biodiversità del Parco Nazionale e il benessere degli abitanti sono in pericolo.
- Economia locale compromessa. L’agricoltura rappresenta un pilastro fondamentale per Rignano Garganico.
- Mancanza di trasparenza. I progetti mancano di chiarezza e coinvolgimento della comunità.
Cosa si può fare:
- Mobilitazione. Cittadini, associazioni e istituzioni devono unirsi per difendere il territorio.
- Intervento della politica. Deputati, senatori e consiglieri regionali e provinciali devono farsi portavoce delle esigenze del Comune.
- Ricerca di soluzioni alternative. Promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio con fonti di energia rinnovabile alternative e rispettose dell’ambiente.
“La salvaguardia di Rignano Garganico e del suo prezioso patrimonio naturale è una sfida che richiede un impegno collettivo. Solo attraverso la mobilitazione e la ricerca di soluzioni condivise si potrà scongiurare un futuro devastatante per questo piccolo comune” – concludono i socialisti e democratici di Alternativa, ricordando che vi è un ambizioso progetto tutto rignanese che punta a realizzare un Parco Eolico in un’area che non devasterebbe alcunché e che resterebbe rispettoso delle esigenze sia degli agricoltori, sia della collettività. Mentre ce n’è un’altra che potrebbe ricavare benefici e creare posti di lavoro nel campo della manutenzione delle stesse Pale. Ma di questo ne parleremo in un prossimo servizio.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.