L’agricoltura a Rignano Garganico, il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano, è in ginocchio a causa della siccità. Le colture di grano, pomodori e altre produzioni sono a rischio di non essere raccolte a giugno, luglio e agosto, con gravi conseguenze per l’economia locale.
Serve un Consiglio Comunale monotematico sull’argomento, che faccia da volano agli interventi di Provincia e Regione sul Governo Meloni e sul Governo della UE. Dal piccolo comune garganico può nascere una rivoluzione nazionale, ma la politica ci deve credere e soprattutto si deve muove, altrimenti si muore tutti.
Tre noti imprenditori agricoli della zona, Giovanni Draisci, Antonio De Angelis e Giosuè Del Vecchio, lanciano l’allarme: “o ci date una mano o si chiude. Il Granaio della Puglia rischia l’implosione per la mancanza di piogge abbondanti da giugno 2023”.
Le problematiche sono molteplici.
Calo del prezzo del grano: il prezzo del grano è sceso di 1€ al quintale nelle ultime due settimane, rendendo l’irrigazione non conveniente per molti agricoltori.
- Difficoltà di irrigazione: i costi elevati dell’acqua dai pozzi e la bassa redditività del grano scoraggiano gli agricoltori dall’irrigare i campi.
- Mancanza di concime: le piogge scarse impediscono l’utilizzo del concime in questo periodo, con il rischio di danneggiare le colture.
- Sbalzi termici: le gelate notturne e le temperature elevate diurne creano un clima di desertificazione che danneggia le colture.
La situazione è disastrosa, come testimoniato dagli imprenditori: “non possiamo dare nemmeno nutrimento alle colture”.
Lo scenario non è rassicurante e la mancanza di interventi urgenti potrebbe portare a un mancato raccolto a giugno, con gravi conseguenze economiche e sociali.
Cosa fare?
Intervento urgente delle istituzioni: è necessario un sostegno concreto agli agricoltori per aiutarli a superare questa crisi.
- Promozione di iniziative di sensibilizzazione: informare il pubblico sulla gravità della situazione e sulle possibili conseguenze.
- Ricerca di soluzioni innovative: individuare nuove tecniche di coltivazione e irrigazione più efficienti e sostenibili.
Il futuro dell’agricoltura a Rignano Garganico e in tutta la Puglia è a rischio. Solo un intervento tempestivo e immediato di tutti gli attori coinvolti può scongiurare un disastro economico e sociale.
Le Istituzioni risponderanno?
Qui in basso il servizio del collega Saverio Serlenga su L’Immediato.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.