Carissimo Direttore,
a Rignano da qualche tempo c’è un politico che mi fa ridere. Si crede furbo, salta come le quaglie da un posto all’altro, sa essere contemporaneamente di destra, di centro e di sinistra, filo-clericale ed anti-clericale, filo russo e filo ceceno, filo-maggioranza e filo-opposizione.
Non so come faccia, ma lo fa. Se ci parli sembra il tuo migliore amico, quello che tutti avrebbero sempre voluto. Per far carriera o pensare al suo piccolo tornaconto è capace di vendersi anche la mamma.
Si crede furbo, ma purtroppo per lui la gente lo conosce e lo conosce molto bene.
È riuscito a militare in tutti i partiti politici rinnegando ogni volta quello precedente e sputando nel piatto dove ha fino ad un secondo prima mangiato.
Non è l’unico. Anche in passato ci sono stati personaggi simili, poi finiti nel dimenticatoio e nell’oblio più totale.
Pur di arrivare dove vuole è capace di giurare e spergiurare, di fare da testimone fasullo nelle denunce e persino di inventare fatti che esistono solo nella sua fantasia.
Lo chiamano Pinocchio e non solo perché è bugiardo. È un ammaliatore, sa ben parlare, dà ragione a tutti, ma resta a mio avviso un bacchettone insipido e insulso.
Con soggetti come questo come fa a progredire un paese morente come il nostro?
A voi la risposta.
Lettera Firmata
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