Lettere / Noi forestieri non siamo animali e sappiamo gestire i nostri cani.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una ragazza rignanese residente all’estero, che questa estate, come ogni estate, è venuta a Rignano a passare un po’ di tempo con i suoi cari e a ritrovare gli amici d’infanzia. È veramente incavolata nera per essere stata accusata su un Gruppo Facebook da alcuni residenti di non saper gestire il proprio animale domestico. Lei dice che la gente ora vuole trovare un Caprio espiatorio per le mancanze di altri, tra prime le istituzioni pubbliche. Per evitare attacchi sono social nei suoi confronti lasceremo l’anonimato.

Carissimo Direttore Angelo Riky Del Vecchio,

sono una cittadina di Rignano Garganico che vive e lavora in Germania. Le scrivo perché sono rimasta colpita negativamente dal messaggio di una signora in un Gruppo Facebook che parla di Rignano e di Rignanesi. Con un suo post ha accusato noi forestieri e anche i turisti di non saper badare ai nostri animali domestici, invece è l’esatto contrario.

Per i cani, ad esempio, non ci sono spazi dedicati , così come accade in Germania. Eppure gli spazi ce li abbiamo e le Istituzioni Pubbliche possono creare apposite aree attrezzate per loro.

Da rignanesi fuori sede mi sento indignata per quelle accuse. I nostri cani sono stati accusati di abbaiare troppo di notte, ma loro lo fanno per difenderci perché di notte vedono i cinghiali girare liberamente per il paese senza che nessuno faccia nulla.

Forse chi di dovere interverrà solo quando ci sarà qualche morto o ferito.

Inoltre i cani che abbaiano e aggrediscono altri cani, le persone e i sopra descritti cinghiali sono in realtà altri e sono randagi. Sono bestie enormi che vediamo girare per le vie di Rignano soprattutto di sera. Perché non li si accalappia, li si sterilizza e li si dota di chip per il loro tracciamento e la loro identità?

Questa signora dovrebbe parlare di questi problemi e non accusare noi che veniamo da fuori, senza di noi l’estate rignanese non avrebbe senso, perché non ci sarebbe nessuno in paese. Dovreste ringraziarci, invece ci accusate dei mali del mondo.

É uno schifo! L’anno prossimo quasi quasi me ne vado in Grecia.

Lettera firmata

Redazione

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