La strage di San Marco in Lamis è stata un evento tragico che ha sconvolto l’Italia. L’uccisione dei fratelli Luciani (Luigi e Aurelio) è stata una chiara dimostrazione della forza della mafia e della sua capacità di colpire anche nei paesi più piccoli.
La mancanza degli amministratori comunali di Rignano Garganico alla commemorazione dei sei anni dalla strage è un fatto grave. È un segnale di disinteresse verso la lotta alla mafia e verso le vittime della criminalità organizzata? Pensiamo di no, forse è semplice dimenticanza (mancava sia la maggioranza, sia la minoranza).
È importante ricordare che la mafia è un problema reale che affligge il nostro Paese e che dobbiamo tutti fare la nostra parte per combatterla. La partecipazione delle istituzioni alla commemorazione dei caduti della mafia è un messaggio importante di impegno nella lotta al crimine organizzato.
Spero che gli amministratori comunali di Rignano Garganico si rendano conto dell’importanza della loro presenza alle cerimonie di commemorazione di queste morti innocenti. La loro partecipazione è un segno di rispetto per le vittime e per la loro famiglia, ma è anche un segnale di impegno nella lotta al crimine organizzato.
Oggi il Circolo Culturale Giulio Ricci di Rignano Garganico ha rappresentato da solo la comunità rignanese alla commemorazione dell’assassinio di Mafia e dell’ormai famosa strage di San Marco in Lamis, dove sono mordi i fratelli Luciani.
Mancavano gli amministratori di Rignano, maggioranza ed opposizione, mentre erano presenti tutti gli altri amministratori del Gargano, della Regione Puglia e della Provincia di Foggia. Oltre a rappresentati del Parlamento e delle Forze dell’Ordine, del Volontariato e della Prefettura.
C’è da riflettere su questa assenza, forse è un messaggio di non adesione alle politiche anti-Mafia o è semplice dimenticanza?
Ancora una volta una caduta di stile e la dimostrazione che non sempre chi rappresenta le istituzioni è collegato con la realtà che lo circonda.
A sei anni dalla strage, che di fatto ha colpito direttamente o indirettamente cittadini di Rignano, era opportuno non mancare.
Ora arriveranno le giustificazioni di rito, ma nulla può giustificare questa caduta di stile e di senso di appartenenza alla società che lotta contro la Mafia, anzi contro le Mafie.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.