Dopo una chiusura pressoché ventennale riparte l’azione di promozione culturale ed educativa della Biblioteca Comunale , a Rignano Garganico. L’impegno riguarderà come accennato in precedenza la cosiddetta “educazione degli adulti”. Branca dello scibile, quest’ultima, così cara alla Società Umanitaria di Milano (fulcro di cultura al pari della “Scala”) e alla pedagogista innovatrice quale fu Maria Montessori, dirigente a suo tempo della stessa.
Nel passato recente previo i Centri Servizi Culturali, alias CSC, di cui chi scrive è stato un attivo animatore culturale fino alla loro soppressione), organismi, gli stessi, sperimentatori delle cosiddette Biblioteche “aperte”, tale prassi fu dedicata in parte alla preparazione dei futuri sindacalisti di Foggia e del resto della Puglia, con esito positivo e tangibile ancor oggi nella triplice. Questa volta, a quanto annunciato dal sindaco in pectore, Luigi Di Fiore, sui social sarà riservata alla ricerca e all’orientamento professionale e lavorativo in genere. Quindi, niente cultura e libri tout court sui massimi sistemi o sulla nostra storia e le tradizioni cittadine, ma solo come orientarsi a cercare lavoro.
Lavoro che qui, secondo alcuni, ce ne sarebbe ad uffa specie nell’agricoltura della piana. E questo, se i lavoratori, e le giovani leve, tentassero di più e i datori di lavoro assicurassero stipendi non concorrenziali ma adeguati alle necessità vitali del posto, scoraggiandoli dall’abbandono dei luoghi natali e dall’emigrazione. A quanto appreso e letto nel relativo bando regionale “Punti Cardinali” (punti di orientamento per la formazione e il lavoro), preparato a seguito di decreto dirigenziale nel settembre dello scorso anno, e messo in pratica in sinergia tra loro come ai tempi dell’assessore Angelo Cera, dai settori Lavoro, Pubblica Istruzione e formazione Professionale.
Lo stesso per quanto riguarda Rignano, che si è visto approvare il progetto presentato, interesserà la linea Orientation Labs – laboratori didattici, esperienziali o narrativi, realizzati con tecniche di scrittura, verbali, visive, artistiche o digitali nei confronti di studenti delle scuole primarie e secondarie, allievi di percorsi di studio ITS e universitari, soggetti disoccupati, inoccupati e giovani di età compresa tra i 15 e 29 anni, lavoratori che intendono riqualificarsi per intraprendere nuovi percorsi lavorativi.
Circa le modalità di ricerca saranno approfonditi i seguenti temi e tecniche: -ricerca del lavoro 2.0; definire un obiettivo professionale;- riconoscere e valorizzare le proprie competenze;- pianificare una ricerca attiva del lavoro;- redigere il curriculum vitae e il video cv;- scrivere una lettera di accompagnamento o di presentazione;- comprendere gli annunci di lavoro;- il processo di selezione;- strategie di gestione di un colloquio di lavoro;- i social network per la reputazione professionale;- principali contratti di lavoro. Insomma si punta alla creazione di una “comunità orientativa educante” , caratterizzata da una forte responsabilità sociale di tutti gli attori già citati, coinvolti nello sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, a cominciare dai soggetti istituzionali interessati, come appunto Comune e scuole.Tanto per poter supportare al meglio la crescita culturale, economica e sociale delle nuove generazioni, attuando percorsi orientativi di qualità, che investono l’intero arco di vita dei cittadini (lifelong learning).
Ritornando al tema della Biblioteca, intitolata al bibliotecario della prima ora”Carmine Parracino”, va precisato che la stessa successivamente, grazie al posto a metà servizio raggiunto dalla prima Amministrazione”Viola” e l’assegnazione mediante concorso alla nuova bibliotecaria laureata, Grazia Cella, ha continuato l’attività, congiuntamente alla mostra iconografica di Paglicci, per oltre un decennio con risultati ottimali e tangibili in termini di frequenze e di visite.
L’interessata, auto licenziatasi e passata in seguito all’insegnamento nelle Scuole Superiori, ne rinnovò il servizio prestito, non porgendo il libro all’utente, come si era fatto fino allora, ma insegnandogli il metodo di come trovarlo da se medesimo una volta consultato il catalogo. Dopo di che c’è stato solo il buio! Oggi, con l’avvento di ebook e della digitalizzazione dei testi e della classificazione mediante l’attribuzione del codice internazionale ISBN il lavoro si è snellito ulteriormente sia sul piano organizzativo, sia per quanto riguarda l’accesso alla libera lettura . Evviva la Biblioteca!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.