Un altro grande imprenditore, professionista ed uomo buono, dalle salde radici native, è volato al cielo con la sua “Rignano nel cuore”. Si tratta di Renato Ricci, laureato in Economia e Commercio, scomparso nella mattinata di oggi, 6 febbraio 2023, in quel di Napoli. Doveva compire 84 anni il 12 maggio prossimo.
Nel capoluogo partenopeo viveva da decenni con la moglie Giuseppina Scarpati, professoressa universitaria di Lingua Tedesca, assieme al figlio Giovanni, laureato pure lui in Economia e Commercio, ed attivo funzionario dell’Agenzia delle Entrate della città.
Egli appartiene alla famiglia “Ricci”, quella che ha dominato con i suoi uomini migliori la vita pubblica, e per certi versi anche privata, della cittadina per oltre un secolo e mezzo. E’ la stessa, a cui appartiene, tra l’altro, Giulio Ricci, incipiente e valente letterato, amico di Garibaldi ed autore del romanzo verista “Rosedda”, unico di questo genere in Puglia.
La notizia della sua morte, non appena si è diffusa, è stata accolta con vivo dispiacere dalla popolazione. In paese veniva spesso, oltre che per ragioni di affetto, anche per seguire le orme dei fratelli Ettore, avvocato, e Giuseppe, docente di Matematica, entrambi scomparsi qualche anno addietro.
Va detto subito che questi ultimi, erano legati a doppio filo col paese. Il primo intento a seguire da lontano i suoi possedimenti terrieri, l’altro, Giuseppe, per aver donato al Comune tutti i suoi averi. Tra l’altro una casa signorile di immenso valore ubicata nel centro di Napoli, attualmente occupata da una nota banca del luogo, ma destinata secondo la volontà del donatore al sollievo degli anziani rignanesi.
All’uopo, come riporta la cronaca, erano stati nominati persino due esecutori testamentari, ma Renato, era quello che ci teneva di più a far rispettare la volontà benefica del fratello, come pure il nipote Gianpietro, giovane imprenditore assai noto in paese, figlio del fratello Mario, deceduto anni or sono per un brutto incidente capitatogli durante una vacanza nell’ex- Iugoslavia .
Costui addirittura sull’esempio dei suoi avi, a quanto riferiscono le notizie di cronaca, avrebbe intenzione di fare molto di più per il paese dei suoi progenitori. Ecco perché, oggi, la sua morte è assai avvertita dalla popolazione di ogni età e grado.
La direzione e redazione della presente testata giornalistica esprime la sua stretta vicinanza al dolore dei famigliari dello scomparso, esprimendo la sua massima gratitudine per l’interesse dimostrato nel corso degli anni a favore di Rignano.
Addio, Renato, in segno del tuo dire e sentire, il paese ti sarà sempre grato!
N.B. I funerali si svolgeranno a Napoli nei prossimi giorni.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.