Le elezioni comunali 2022 sono state archiviate da qualche mese e la nuova giunta del sindaco riconfermato Luigi Di Fiore è al lavoro per risolvere i problemi atavici del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano. Al suo fianco vi sono in giunta il vice-sindaco Giuseppe Nardella e l’assessore ai lavori pubblici Viviana Saponiere.
Dopo la pausa estiva l’esecutivo si è messo al lavoro e ha iniziato a pianificare, secondo alcune indiscrezioni, una serie di progetti avviati dalla passata amministrazione e che potrebbero essere approvati da Regione Puglia e Comunità Europea nei prossimi mesi ed anni.
Varie sono le progettazioni nel campo del recupero urbano, dell’ambiente e del rilancio delle aziende agricole, artigiane e pastorizie della zona.
E non è tutto. Si dovranno espletare i concorsi banditi prima delle elezioni comunali e programmare il pensionamento di alcune unità attualmente di stanza presso il Comune di Rignano. A tal proposito si dovrebbero liberare nei prossimi mesi ed anni almeno altri tre posti di lavoro (ci saranno altrettanti bandi).
Ma a dire il vero l’attenzione di tutti, seppur a distanza di 4 anni e mezzo dallo scadere del mandato amministrativo, è focalizzato sul futuro successore di Luigi Di Fiore alla guida della città. Il sindaco in carica, al suo secondo mandato, non potrà ricandidarsi (a meno che non cambino le norme elettorali nel frattempo) e dovrà per forza di cose cedere il passo a chi verrà dopo di lui.
Nella lista civica “Rignano che vorrei” sarebbe nata da qualche settimana una corrente interna che vedrebbe come leader, suo malgrado, il vice-sindaco ed assessore ai servizi sociali Giuseppe Nardella, carabiniere e personaggio dall’indiscussa valenza morale, umana e politica.
Su Nardella si sarebbe focalizzata anche l’attenzione di alcuni gruppi che hanno sostenuto le due coalizioni di minoranza, ovvero “Viva Rignano Viva” (rappresentata in consiglio comunale da Emanuele Di Fiore e Giosuè Del Vecchio) e “Uniti per Rignano” (rappresentata da Matteo Stanco), che finora non sono riusciti ad allearsi tra loro e che, però, vedrebbero in Nardella un punto di riferimento moderato in vista di future alleanze. A tal proposito si prevedono già delle fuoriuscite di alcuni soggetti dalle due liste civiche di opposizione.
Banco di prova di quanto stiamo dicendo sono state le elezioni politiche del 25 settembre 2022, dove i bene informati della politica cittadina hanno ravvisato i primi “annusamenti”. Stessa sensazione si è avuta nel corso dei due ultimi consigli comunali.
Al momento ovviamente è presto per capire cosa accadrà tra 4 anni e mezzo, ma è chiaro che i maggiorenti delle attuali tre coalizioni già si stanno muovendo verso possibili future alleanze, che potrebbero stravolgere il quadro politico-amministrativo in essere e perché no dare vita a nuovi equilibri amministrativi. D’altronde anche nella vicina San Marco in Lamis è avvenuta la stessa identica cosa e la giunta è stata già “rimescolata”. Idem a San Giovanni Rotondo, dove oggi è stata chiesta dal PD la testa di un altro assessore.
Vedremo cosa accadrà, nel frattempo auguriamo alla maggioranza e alle opposizioni un buon lavoro nell’interesse della collettività rignanese. Sul tavolo ci sono il rilancio del turismo legato a Grotta Paglicci, il lancio del turismo ambientale, la creazione di attività ricettive in paese, il rilancio dell’agro-pastorizia, la realizzazione di attività legate alla produzione di energie pulite e le attività a sostegno delle cronicità di salute di anziani e disabili.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.