Per Nicolina e Leonardo festa grande per il loro 50 esimo anno di matrimonio, a Rignano Garganico. Si è cominciato con la Santa Messa Cantata, celebrata dal parroco Don Santino Di Biase nella rinascimentale Chiesa Matrice con tanto di predica sul tema e conclusa con la ribenedizione degli anelli di fede in oro, ormai consunti dal tempo e dall’uso. Non a caso i Cinquant’anni vengono chiamati “nozze d’oro”, mentre i 25 d’argento e i sessanta addirittura di platino. Un traguardo quest’ultimo sempre meno raro per via dell’accresciuta età media della popolazione italiana. Ed è per questo che la coppia, trovandosi in buona salute, si prefigge di raggiungere anche questo ambito traguardo.
Dopo lo scambio dei rituali abbracci di coppia e il saluto degli invitati significato solo da applausi in osservanza delle norme anti- Covid, che esistono e resistono ancora, il corteo ha sfilato lungo il Corso Principale sino a Largo Portagrande dove ad attendere i gruppi c’erano le tante auto di cilindrata varia. Sistematisi dentro, secondo la parentela e l’amicizia, gli invitati incolonnati dietro all’auto bene adorna di bianco dei festeggiati hanno raggiunto con i loro mezzi la vicina San Giovanni Rotondo. Precisamente lo Chalet del Gargano. Qui gli stessi hanno avuto modo di gustare i piatti tipici di casa nostra, intervallati da raffinate specialità culinarie extra.
Prima del taglio della rituale torta a più piani, gli sposi unitamente agli amici coetanei hanno avuto modo di riascoltare le loro musiche e canti preferiti, a cominciare dalla canzone che li ha segnato di più, facendoli innamorare e portandoli all’ altare. A questo punto, l’emozione è salita al culmine, tant’è che più di uno ha notato sgorgare dagli occhi dell’uno e dell’altro delle vere e proprie lacrime. Tale momento, apparentemente critico è stato superato grazie al ballo che ne è seguito, accolto da entrambi come una vera e propria liberazione.
Per di più a complicare il loro stato d’animo avrebbe contribuito in una certa misura la presenza dei loro due figli maschi, ormai adulti e vaccinati, ciascuno reduce dai corrispettivi lavori e professioni: Giuseppe, docente di musica e musicista lui stesso e Paolo, tecnico sanitario.
A tenere la briglia psicologica ci ha pensato, per modo di dire, la madre di lei, Carolina, che nonostante i suoi ultra novantanni, ha continuato a dispensare consigli e raccomandazioni circa la buona conduzione della casa e della famiglia. Lui, tecnico telefonico e dipendente SIP in pensione, Lei casalinga tutto fare si sono distinti nel sociale non solo per la coerenza del dire, ma anche con quella del fare.
Ed è per questo che la loro festa è stata assai avvertita tra la popolazione visiva e quella in tenuta facebook con centinaia e centinaia di messaggi augurali. Al coro odierno si unisce anche la direzione e redazione della presente testata, augurando ai due rinovelli sposi un avvenire ancora felice e ricco di amore reciproco.
Nicolina e Leonardo, arrivederci alle nozze di platino!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.