L’aumento della TARI, ovvero della tassa dei rifiuti, anche a Rignano Garganico, il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano, ha lasciato tutti perplessi. Da ieri decine e decine di mail di protesta sono giunte alla nostra redazione. Stiamo cercando di rispondere a ciascun cittadino che ci chiede informazioni in merito, anche se si dovrà attendere a nostro avvisto il recapito delle prime nuove bollette per capire a quanto ammonteranno realmente gli aumenti.
I bene informati parlano chiaramente di 50 – 100 euro in più a nucleo familiare in un anno.
Una bella batosta dal punto di vista economico, soprattutto per una popolazione che eccelle per il grado altissimo di raccolta differenziata (che si attesta attorno al 70%) e che è fatta prevalentemente da anziani pensionati, spesso soli e ammalati.
A cosa serve riciclare se poi invece di diminuire la tassa aumenta? E’ la domanda che ci hanno posto un po’ tutti. Non fare la differenziata significa danneggiare l’ambiente, e questo è un obbligo etico di ciascun cittadino, ma non avere incentivi per il loro comportamento ligio porta tutti di fronte a delle incognite: ci staranno prendendo in giro? Per di più che la Regione Puglia avrebbe premiato Rignano e i Rignanesi con appena 1000 euro, riconoscendolo quale paese riciclone.
Tra le missive elettroniche giunte in redazione ce ne sono tante che parlano degli anziani e dei disabili soli domiciliati in paese, che continuano a vivere la raccolta differenziata come un dramma (non tanto dal punto di vista della separazione del materiale, quanto da quello del conferimento delle buste in strada). Va ricordato che la stragrande maggioranza della popolazione con inabilità croniche, circa 600 unità, vive in zone svantaggiate di Rignano o a piani superiori al primo.
Allora perché il Comune non si attiva, mediante gli Ambiti Sociali locali e di zona, a realizzare un servizio di raccolta realmente porta a porta? Almeno in questi casi. Sarebbe un buon compenso per bypassare le polemiche relative agli aumenti, che hanno riguardato tutti i comuni della Puglia.
Da precisare, come già scritto ieri, che a decidere sull’aumento della TARI è stata la sola maggioranza “Rignano che Vorrei“, in assenza delle opposizioni (Giosuè Del Vecchio, Matteo Stanco ed Emanuele Di Fiore) e dell’ex-assessore ai lavori pubblici Viviana Saponiere. L’assise era stata convocata in forma straodinaria dal sindaco, con all’ODG due accapi che riguardavano esclusivamente la Tassa sui rifiuti.
Per “Rignano che vorrei” non si potevano evitare gli aumenti, che in gergo politichese vengono chiamati candidamente “aggiornamenti tariffari”. Il sindaco e la sua maggioranza si sono detti più volte “mortificati” e hanno annunciato misure di recupero credito da destinare all’abbattimento della TARI.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.
1 thought on “Aumento Tassa Rifiuti, un salasso per i Rignanesi. Occorre intervenire.”
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