Un condito evento, forse il più condito della sua storia -tradizione, avrà luogo il 2 e 3 giugno, a Rignano Garganico, tanto da scomodare persino l’unico e ancora valido vocabolario “In dialetto si dice-va” di Paolo Gentile, alla sua 2 e, dopo quella della Regione Puglia.
Il riferimento è a “Cunz”, sostantivo derivato dal verbo dialettale “cunzare”, assai in uso tra il popolo locale, per dire condire bene. Da qui: minestra “cunzate” con gli ingredienti e i sapori giusti. Ovviamente sono quelli di tipo odoroso e gustante della natura che qui sono a portata di mano persino tra il verde vicino casa: alloro, salvia, origano, menta, rosmarino, basilico e in qualche caso anche prezzemolo e sedano.
Come dire che qui il condimento non costa nulla e pertanto il suo uso è costante ed abbondante, valido non solo in cucina, ma anche per marinare e fare stagionare la carne. Per esempio la salsiccia nostrana, la pancetta, la famosa e plurisecolare musciska, ecc. Insomma. Come recita il titolo del programma, di cui abbiamo già dato notizia: “… è un imperativo che ci ordina di condire la nostra vita con tutto ciò che è bello: cibo buono, natura incontaminata, arte, storia, persone e sorrisi: quelli di chi abita a Rignano da generazioni e quelli di chi, un po’ per caso un po’ per desiderio, è solo di passaggio”.
Ma fa notare lo stesso programma, il Cunz in parola potrebbe coincidere anche con un “inno di tipo godereccio”, ossia l’abusato “mangiare e bere e stare a spasso ”. Lo stesso, però, avrebbe bisogno per farci digerire bene la quotidianità di un pizzico di cultura in più, non tanto quella dei libri, quanto quella dell’umanità in termine di buona educazione, di amore per il prossimo e soprattutto di rispetto e di coerenza.
Uno ‘status’, quest’ultimo, un tempo ottimale, che distingueva il rignanese medio ovunque si trovasse, tanto che un grande interprete come lo storico e scrittore Padre Doroteo Forte, per dire questo, lo condensòin un suo scritto nella parola ”bonamenute”, il saluto che in ogni occasione usava il rignanese nei confronti di un ospite, sia forestiero sia paesano! Un saluto, insomma, che non si usa più, ma di cui ce ne sarebbe assai bisogno data la caduta nel più chiuso egoismo in cui sembra caduta la maggior parte della comunità. Un insegnamento di vita che si coltivava e tramandava di generazione in generazione e che spesso si consacrava con la cosiddetta “comparizia” (tra individui e le famose sette generazioni) , l’intero stradario e il paese. I pacieri era superiori non solo ai guerrafondai, ma anche ai pettegoli o meglio alle pettegole di turno che ad ogni pie’ sospinto sono pronti, a mormorare, a criticare e a distruggere il prossimo, contraddicendo ogni comandamento e credo. Da qui il riferimento è al passato è necessario, ancor più del futuro, se lo si vuole per davvero reinventare, aggiungendovi un obiettivo nuovo sempre più originale. Lo sforzo – impulso dalla Pro Loco è dunque da considerarsi, almeno nelle intenzioni “Viaggio alla scoperta della bellezza del territorio nelle sue diverse e reali sfaccettture, divertendo e insegnando la bellezza “slow living”. L’iniziativa, aperta a tutti, non solo nella forma, ma anche nel contenuto e nel sentimento – a quanto si conclude nel comunicato, anglicizzando– avrebbe “un calendario ricco di appuntamenti: dai workshop di cucina ai trekking con foraging fino alle collaborazioni di valore come quella con Slow Food e, quelle più moderne come con la rete di Anima Living”. Insomma, punterebbe a rendere “cunzata” , ossia con un pizzico di sale in più (leggi: cultura e lungimiranza), la vita non solo degli adulti, ma soprattutto quella delle giovani e future generazioni. Il tutto, come preannunciato, presentato in provincia, avrebbe avuto l’avallo di tutti. In primis, dal v. presidente della Regione ed assessore al ramo , Raffaele Piemontese, dal presidente dell’Ente Parco, Giovanni Pazienza, e naturalmente dalla Provincia. Oltre al mangiare”cunzato” dei prodotti tipici locali, l’appuntamento sarà pieno di visite guidate sui sentieri del Parco, di una montagna ancora incontaminata costellata di “pagghiare” in pietra, di fiorenti boschi di leccio e di querce e della bellissima ed accogliente Dolina Centopozzi (la seconda d’Italia dopo Pozzatina), dove c’è acqua sorgiva, di cui si parla in un diploma del Catapano bizantino, già nel 1006, quale “locus ubi acquae surgunt…”. Poi, in paese c’è da ammirare il resto: la Ripa- Belvedere e il suo vasto panorama, il centro storico di origine e fattura medievale, la rinascimentale chiesa matrice dipinta dal Penati, il Castello- Palazzo baronale e la torre bizantina. Dulcis in fundo, c’è da visitare il Museo Paleolitico di Grotta Paglicci, uno dei siti più arcaici è importanti del mondo. Insomma è una iniziativa a cui non si può assolutamente mancare e che pertanto, va “cunzata “ con una massiccia presenza.
Ecco di seguito in dettaglio il programma, così come diffuso dalla ProLoco.
2 Giugno – Ore 8,30 Foraging nel Parco Nazionale del Gargano, escursione alla ricerca di erbe selvatiche presso la Dolina di Centopozzi, ricette e segreti dei nostri nonni. Incontro presso Piazza San Rocco; Ore 10.00, conferenza stampa di apertura Cunz Gargano Fond Fest presso il nuovo centro polifunzionale; ore 10,45, “Convegno l’arte della cooperazione per vincere le sfide del Tavoliere: il percorso verso l’Asparago IGP e la lotta al capolarato”; ore 11,00, le vie del Borgo, inizio degli spettacoli itineranti con apertura delle casette di inizio 900 e visita al Museo del Paleolitico di Grotta Paglicci; ore 11,50: apertura percorso eno- gastronomico, incontro con le aziende agro-alimentari del territorio; ore 12.00 “L’evoluzione delle tradizioni”, laboratorio di contaminazione tra cuochi locali e migranti; ore 12.00 “Colto e mangiato, laboratorio con l’obiettivo di far riconoscere le piante spontanee cucinabili, usando le capacità sensoriali dei partecipanti; ore 13,00, Show Cooking presso Largo Portagrande; ore 15.00 Grani antichi, laboratorio di pasta fresca presso ex-chiesa del Purgatorio; ore 16.00, “Produttori di farina da 32.000”, la cucina paleolitica presso il centro Studi Paglicci; ore 17.00, Le vie del Borgo, inizio degli spettacoli itineranti apertura delle casette inizio 900 e visita al Museo del Paleolitico di Grotta Paglicci; ore 18.00 Show Cooking presso Largo Portagrande; ore 19,00 Sunset sul Tavoliere delle Puglie presso largo Portagrande; ore 22.00, “i suoni della cucina” live music presso Largo Portagrande .3 Giugno. 8,30 Escursione naturalistica verso Grotta Paglicci e Masseria Paglicci . Incontro presso Piazza San Rocco; ore 10.00 Cunz Web Marketing incontro di settore sul digital food $ beverage presso Centro polivalente; 11,00 le vie del Borgo inizio degli spettacoli itineranti apertura delle casette inizio 900 e visita al Museo del Paleolitico di Grotta Paglicci, 11,30 Apertura percorso eno gastronomico incontro con le aziende agroalimentari del territorio; ore 15.00 Degustazione di olio EVO presso chiesa del Purgatorio; ore 17,00, le vie del Borgo inizio degli spettacoli itineranti apertura delle casette di inizio 900 e visita al Museo del Paleolitico di Grotta Paglicci; 19.00 Show Cooking in Largo Portagrande; ore 19,30, Sunset sul Tavoliere delle Puglie in Largo Portagrande; 20.00 I primi utensili da cucina: industria litica del Paleolitico Centro Studi Paglicci; Ore 21.00“Note da Oscar” live music in Largo Portagrande.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.